Richiami vivi e colla sui rami. Sorpreso a catturare cardellini

I  controlli dei Carabinieri del Gruppo Forestale sulla tutela delle specie animali protette non risparmiano neppure la prima periferia di Latina, dove ieri gli investigatori del Nipaaf hanno sorpreso e denunciato un uomo, già noto alle forze di polizia per questo tipo di illeciti, che catturava uccelli di specie sottoposte a tutela, in particolare cardellini.

Il blitz dei Carabinieri del Nucleo investigativo di polizia ambientale agroalimentare e forestale è scattato nei pressi di Borgo Isonzo, in via Giovanni Chiurato, dove all’interno di un lotto di terreno privato un uomo di 53 anni del luogo, già gravato da precedenti specifici, veniva sorpreso, a seguito di segnalazione, mentre era intento a catturare esemplari di Cardellino. In particolare l’indagato aveva piazzato, su alcuni arbusti, delle piccole bacchette in legno intrise da sostanze adesive, ovvero realizzate con la stessa colla utilizzata per le trappole dei topi, mentre alla base degli arbusti aveva posizionato delle gabbiette, all’interno delle quali c’erano altri esemplari della specie Cardellino che dovevano servire da richiami per quelli liberi.
I volatili selvatici quindi, attirati dai richiami, si posavano sulle bacchette rimanendo imprigionati nella colla.

Al momento del controllo il latinense aveva catturato venti cardellini, i quali venivano sequestrati e immediatamente rimessi in libertà come prevede la norma . Nel corso dell’operazione sono state sequestrate anche 25 bacchette intrise dal vischio e le gabbie. Il bracconiere quindi è stato denunciato in stato di libertà ai sensi della legge 157/92 per la protezione della fauna selvatica e per la caccia, considerato che il Cardellino è una specie particolarmente protetta essendo inserita nella Convenzione di Berna.