Giudiziaria
27.09.2024 - 22:41
Lunga requisitoria dei pm nel processo Purosangue Ciarelli giunto alle battute finali che si sta celebrando in Tribunale a Latina dove viene contestata l'aggravante del metodo mafioso.
"I pentiti sono attendibili e la caratura criminale dei Ciarelli è conosciuta da decenni" è stato un passaggio dell'intervento dei pm Luigia Spinelli e Valentina Gianmaria. Tra i reati contestati la violenza privata, l'estorsione, il danneggiamento. Queste le richieste di condanna: 12 anni e 8 mesi per Manuel Agresti, 10 anni e 2 mesi per Matteo Ciaravino, 10 anni e sei mesi per Ferdinando Ciarelli classe 1998, chiesta l'assoluzione per Ferdinando Ciarelli detto Macu, è venuta meno l'aggravante mafiosa. Chiesti 10 anni per Ferdinando Ciarelli detto Furt, chiesti 13 anni per Pasquale Ciarelli, 9 anni per Rosaria Di Silvio, chiesti 10 anni e otto mesi per Antogiorgio Ciarelli. Stralciata la posizione di Carmine Ciarelli che è ricoverato in ospedale a Cassino e vuole rilasciare spontanee dichiarazioni.
Al termine dell'intervento dell' accusa hanno discusso alcuni difensori degli imputati gli avvocati Italo Montini, Marco Nardecchia, Luca Amedeo Melegari, Simone Vittori che hanno chiesto l"assoluzione perché il fatto non sussiste. Il processo riprende il 7 ottobre per le altre arringhe e a seguire la sentenza del Collegio penale presieduto dal giudice Gian Luca Soana. Le indagini della Squadra Mobile e coordinate dalla Dda avevano portato all"esecuzione delle misure restrittive. Tra le vittime delle estorsioni professionisti di Latina, imprenditori ma anche detenuti.
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