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Il caso

Il badante killer chiede la scarcerazione

Ieri l’udienza a Roma davanti al Tribunale del Riesame. I legali di Mario Eutizia accusato di quattro omicidi hanno presentato delle memorie difensive

Il badante killer chiede la scarcerazione

Hanno presentato una memoria difensiva gli avvocati di Mario Eutizia, il badante di 48 anni originario di Napoli, accusato di aver ucciso quattro anziani che ha assistito di cui due a Latina tra il 2017 e il 2018. Secondo quanto ricostruito, l’indagato ha somministrato una miscela di farmaci per non far soffrire gli anziani. Eutizia che era stato ribattezzato «L’angelo della morte», aveva confessato tutto agli inquirenti a Santa Maria Capua Vetere lo scorso 22 agosto.

Aveva detto che voleva liberarsi la coscienza. Da oltre un mese è detenuto in carcere con l’accusa di omicidio volontario aggravato dalla minorata difesa e dalla premeditazione. Ieri a Roma si è svolta l’udienza davanti al Tribunale del Riesame avverso l’ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip di Latina Giuseppe Cario nei confronti dell’uomo, detenuto in carcere. Gli avvocati Gennaro Romano e Antonio Daniele hanno chiesto una misura cautelare meno afflittiva rispetto a quella del carcere e hanno puntato su una serie di punti, a partire da alcune circostanze: non c’è il pericolo di fuga del proprio assistito e anche di inquinamento probatorio sulla scorta della confessione e anche del fatto che tre delle quattro salme sono state cremate.

I magistrati romani sono in riserva e nelle prossime ore si pronunceranno sotto questo profilo. Le indagini dei Carabinieri della Compagnia di Latina proseguono su più fronti. Eutizia aveva dichiarato di aver assistito un 90enne padre di un vigile del fuoco e di aver lavorato come badante in casa di una ex insegnante di 76 anni di Latina, anche lei morta, in questo caso al Santa Maria Goretti di Latina. C’è da sottolineare che tre delle quattro salme sono state cremate, compresi i due anziani di Latina. In un caso come aveva sostenuto il figlio dell’ex insegnante morta nel gennaio del 2018, sarebbe stato proprio il badante a suggerire e a convincere che la cremazione sarebbe stata la soluzione migliore.

Lo scorso 17 settembre è stata riesumata una salma ad Agropoli in provincia di Salerno, è quella di un anziano anche lui assistito da Mario Eutizia. Quando si conosceranno i risultati delle operazioni peritali il quadro investigativo diventerà ancora più nitido.

Gli investigatori hanno ascoltato medici, ma anche infermieri che si sono occupati dei due anziani assistiti da Eutizia e anche alcuni farmacisti. Hanno inoltre acquisito le cartelle cliniche delle due vittime.

Nelle prossime ore il Tribunale del Riesame si pronuncerà sulla richiesta presentata dalle difese.

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