Cronaca
08.11.2024 - 15:16
Battaglia in vista sui risarcimenti per la morte di Satnam Singh, il bracciante indiano morto per un incidente sul lavoro in un'azienda agricola di Latina. Nelle scorse ore è infatti giunto in Italia il fratello di satnam, Amritpal Singh. Questi ha sollevato dubbi sui soldi raccolti con le donazioni per la morte del fratello, soldi che sono andati a suo dire a Soni, moglie di Satnam, e non al resto della famiglia.
Una vicenda su cui s'è espresso il segretario provinciale della Cgil Giuseppe Massafra, affermando che "la Cgil ha sempre agito con trasparenza e ha già trasferito ai familiari del bracciante 10.000 euro della somma raccolta. Ha inoltre assicurato che i fondi rimanenti verranno destinati ad aiutare la famiglia Singh e a sostenere iniziative future per la tutela delle vittime di sfruttamento lavorativo. La Cgil ha inoltre ribadito l’importanza di perseguire obiettivi di giustizia sociale senza strumentalizzare la vicenda e ha invitato gli altri attori coinvolti a muoversi nello stesso spirito".
Ora fa sentire la propria voce anche Soni, attraverso il suo avvocato Giovanni Lauretti: "La mia assistita Sig.ra Soni Soni, molto risentita dalle dichiarazioni rilasciate su gli organi di informazione dal fratello del povero Satnam Singh, intende chiarire che la stessa non rivendica, e non ha mai rivendicato, alcunché di pertinenza della famiglia di Satnam ma agisce esclusivamente a tutela dei diritti riconosciuti dall’ordinamento giuridico italiano alla convivente more uxorio. Soni e Satnam hanno convissuto per tre anni in Italia e condiviso qualsiasi aspetto della loro vita affettiva, familiare e lavorativa. Hanno sempre inviato aiuti alle loro famiglie di origine e stavano costruendo insieme il loro futuro. Questo tragico avvenimento ha improvvisamente spezzato ogni aspettativa ed ogni sogno e Soni si è ritrovata improvvisamente sola, in un paese straniero senza più il suo unico riferimento, senza lavoro e senza conoscere la lingua italiana. Molte persone, da tutta Italia, hanno compreso il Suo dramma e le hanno inviato direttamente degli aiuti materiali ed economici che nulla hanno a che vedere con quanto di spettanza degli eredi di Satnam. Anche le raccolte di fondi di amministrazioni comunali e rappresentanze sindacali hanno visto pervenire donazioni dirette a Soni Soni da parte di chi ha inteso aiutare esclusivamente la convivente di Satnam. Nel ribadire di voler agire esclusivamente a tutela dei suoi diritti, la Sig,ra Soni Soni si riserva di agire nei confronti di chi pubblicamente intende infangare il Suo nome con illazioni e considerazioni prive di qualsiasi fondamento".
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