Il fatto
21.11.2024 - 20:30
Cinque Daspo urbano per tre anni nei confronti di altrettante persone che si resero responsabili dei reati di rissa e lesioni personali. Sono quelli emanati dal Questore di Latina, su proposta del Commissariato di Terracina, dopo l’attenta valutazione degli atti di indagine da parte dei poliziotti della Divisione Anticrimine di stanza in via Petrarca. E’ qui che si è deciso di dare tempestiva applicazione alle nuove forme di Daspo introdotte dall’ultimo “Decreto Sicurezza” riguardanti il mondo della cosiddetta movida e dei locali pubblici.
La vicenda, che si registrò al centro di Terracina, risale alla scorsa estate, per la precisione alla serata del 7 agosto, quando personale del Commissariato era intervenuto in viale della Vittoria perché all’esterno di un bar era stata segnalata una rissa. Grazie alle testimonianze raccolte sul posto e all’analisi successiva dei filmati delle telecamere di sorveglianza dell’esercizio commerciale, si riuscì a ricostruire la dinamica dei fatti e ad individuare i responsabili.
Tutto era stato scatenato da una discussione tra due persone che, in pochi minuti, era degenerata in una violenta lite. «A quel punto erano sopraggiunti anche altri individui, legati in vario modo ai due litiganti - hanno reso noto ieri dalla Questura -, i quali avevano iniziato a prendere parte attiva alla rissa, che metteva a soqquadro l’esterno del locale, con tavolini e sedie rovesciate».
Dopo una temporanea tregua la rissa si era spostata su viale della Vittoria con, coinvolti, tutti e cinque i destinatari del Daspo urbano: si erano registrati calci e pugni nell’incredulità dei numerosi passanti. «E proprio per arginare i sempre più frequenti casi di violenza commessi nei luoghi di ritrovo - hanno sottolineato dalla Questura -, vengono azionati tutti gli strumenti già utilizzati contro gli ultrà in ambito sportivo, come appunto quello di impedire a coloro che si rendono autori di violenze in zone con numerosi locali pubblici e ad alta frequentazione, di stazionare nelle vicinanze dei locali pubblici per un periodo da sei mesi a tre anni, in analogia appunto per i soggetti colpiti dal Daspo sportivo».
Le cinque persone coinvolte nella rissa erano state denunciate in stato di libertà dal Commissariato di Terracina alla competente autorità giudiziaria per i reati di rissa e lesioni personali.
Adesso scatta il divieto, per il periodo di tre anni, di frequentare locali pubblici o aperti al pubblico destinati alla somministrazione di alimenti e bevande quali pub, taverne, bar e ristoranti nonché locali di pubblico intrattenimento come discoteche, locali notturni, locali da ballo ed affini ricadenti nel centro della città di Terracina. In caso di violazione i destinatari rischiano la reclusione da 1 a 3 anni e la multa da 10.000 a 24.000 euro.
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