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Il caso

Società partecipate del Comune, Corte dei Conti: Coletta a giudizio

I magistrati contabili hanno riscontrato irregolarità nel conto del valore delle società partecipate riferite al 2019

Società partecipate del Comune, Corte dei Conti: Coletta a giudizio

I magistrati della Corte dei Conti della Sezione Giurisdizionale Regionale per il Lazio hanno chiesto il giudizio per il Comune di Latina, nella persona dell’allora sindaco Damiano Coletta, dopo avere ravvisato un’irregolarità, relativo al periodo di gestione dell’anno 2019, sul conto giudiziale del valore delle azioni con le quali l’ente municipale partecipa alle società controllate. Nel gennaio scorso i magistrati contabili hanno chiesto chiarimenti agli uffici comunali per gli atti depositati nel settembre del 2020, ottenendo la documentazione già a febbraio. L’analisi della documentazione si è conclusa con la relazione di irregolarità che ha portato alla richiesta di fissazione dell’udienza per la discussione del giudizio, disposta dal presidente della Sezione: per la giornata di oggi era previsto il termine ultimo per il deposito di atti e documenti dalle parti, mentre l’udienza è prevista per la metà di gennaio del nuovo anno.


Al centro dell’accertamento contabile c’è il “conto giudiziale del valore delle partecipazioni azionarie reso dal consegnatario di azioni Damiano Coletta, sindaco del Comune di Latina, per il periodo di gestione”. Al Comune viene contestato di avere omesso di inserire la partecipazione nel Consorzio Per lo Sviluppo Industriale nel conto che in quel periodo comprendeva solo la Società Logistica Merci, all’epoca ancora in liquidazione, e Acqualatina Spa. Analizzando gli atti prodotti dal Comune, i magistrati contabili hanno rilevato che le linee programmatiche di mandato del Sindaco per il periodo 2016/2021 prevedevano una gestione efficace delle società partecipate con l’indirizzo di valorizzarle, sia mediante l’esercizio fatti del controllo da parte dell’amministrazione, che mediante l’adozione di soluzioni economicamente più vantaggiose per quelle in liquidazione. Poi nel documento unico di programmazione dell’ente per il periodo 2019/2021 erano indicate le strategie per mantenere l’operatività di società come l’Azienda Speciale dei Beni Comuni, Acqualatina Spa e il Consorzio Per lo Sviluppo Industriale, completando invece la procedura per la chiusura della società partecipata in liquidazione Slm Spa. Senza dimenticare che invece le società Latina Ambiente Spa e Termine di Fogliano Spa erano già state dichiarate fallite.


Insomma, la procedura di analisi contabile ha portato i magistrati della Corte dei Conti a rilevare l’irregolarità, ritenendo che nel conto giudiziale debba essere inserito anche il Consorzio per lo Sviluppo Industriale che invece il documento firmato da Damiano Coletta non comprendeva. Al contrario i magistrati ritengono non debba essere indicata l’azienda speciale Abc perché va considerato un ente strumentale dell’ente locale dotato di personalità giuridica. L’allora primo cittadino sarà quindi chiamato a rispondere per il documento contabile che ha firmato, ma la responsabilità del contenuto potrebbe essere condivisa con chi lo ha redatto.

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