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I rapporti con la politica

Processo Assedio, il patto bipartisan: sostegno a Principi e Boi

Gli investigatori: il gruppo criminale avvicinò il consigliere d'opposizione per farlo desistere dalla critiche sui lavori negli edifici pubblici affidati alla ditta di Antolini

Processo Assedio, il patto bipartisan: sostegno a Principi e Boi

Non solo Lanfranco Principi. Il gruppo che per gli investigatori gestiva ad Aprilia lo spaccio di droga, le estorsioni, ma anche diversi appalti e affidamenti sotto soglia, avrebbe stretto un patto criminalità-politica con un altro esponente questa volta di centrodestra: all'epoca esponente della Lega infatti, da qualche tempo aveva avviato una dura battaglia con tanto di critiche e, soprattutto, con richieste di accesso agli atti in merito alla bontà dei lavori che il Comune di Aprilia aveva affidato ad una ditta, la Vega di Antolini che si era assicurata - anche da anni precedenti - alcuni interventi come la manutenzione degli edifici pubblici. Viene individuato un soggetto che potrebbe intercedere, avvicinare il consigliere leghista per “invitarlo” a desistere. Questa figura sarebbe un altro esponente leghista, Enderle, non indagato (così come lo stesso Boi) ma con precedenti per furto, lesioni personali, estorsione, stupefacenti e rapina, e da qui membro del direttivo delpartito Lega Salvini premier ad Aprilia. Secondo quanto emerge dalle intercettazioni, Boi sarebbe molto legato ad Enderle: «se gli manca Fabrizio non gli manca, i 600 voti col cazzo che li piglia...». A Boi sarebbe stato promesso un sostegno in vista dell’approssimarsi delle elezioni regionali, ma avrebbe dovuto smettere di criticare la Vega e gli interventi presso gli edifici pubblici.

Era un momento piuttosto favorevole per il gruppo dopo l’esito del voto delle elezioni amministrative del 2018 e niente doveva “disturbare”. L’elezione di Principi nella Giunta Terra aveva portato lo stesso Antolini a dire: «Abbiamo no vinto, stravinto». «Eh tutto c’hanno dato oh! Tutto quello che avevamo chiesto, mo’ ti spiego, oggi, c’abbiamo Lanfranco al personale, alle finanze, dove noi dobbiamo riscuotere delle fatture, c’ha le deleghe, c’ha l’assessorato alle finanze, c’ha il vice sindaco, c’ha le delega là alle aziende speciali».

C’è poi un altro piano di rapporti che porterebbe anche allo stesso sindaco, Terra, e riguarderebbe un esponente politico alla guida di un consorzio, Giorgio Nardin e Filippo Francesca, che avrebbe fatto da tramite tra criminali, imprenditori vicini al gruppo e Terra, soprattutto in merito ad un progetto, quello dei parcheggi con tanto di multipiano interrato, che l’amministrazione Terra avrebbe voluto realizzare - e forse affidare proprio ad una ditta esterna e non passare per la Multiservizi. Progetto che poi però naufragherà.

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