Il fatto
04.01.2025 - 09:00
Non si sono concluse dopo il sequestro del suv nascosto in un parcheggio defilato del litorale, e il rintraccio dell’automobilista coinvolto, le verifiche della Polizia Locale sull’incidente con fuga registrato due settimane fa all’angolo tra via Quarto e via Ecetra. Gli agenti stanno compiendo ancora una serie di verifiche per accertare la regolarità del noleggio del suv di lusso attraverso una serie di società e soprattutto in che maniera fosse finito nelle mani del trentacinquenne che ha provocato il sinistro stradale e si era poi allontanato per sfuggire alle proprie responsabilità. Anche e soprattutto perché si tratta di Francesco D’Antonio, che ha da poco finito di scontare la pena per la partecipazione nell’omicidio di Matteo Vaccaro nel gennaio del 2011 e non è ancora del tutto chiara la sua posizione rispetto all’uso del veicolo che ha danneggiato, un mezzo di un certo valore che gli era stato affidato, sembra, a titolo di cortesia.
La ricostruzione di quella sera è stata resa possibile grazie anche al rilevatore satellitare installato a bordo del suv Audi Rs Q8, come spesso capita in caso di vetture destinato al noleggio, che esso sia a lungo o a breve termine. Ovvero, il report degli spostamenti del veicolo ha consentito alla Polizia Locale di rafforzare il quadro indiziario raccolto. Ma ciò che desta l’interesse degli inquirenti è soprattutto il passaggio di mano che si nasconde dietro l’uso di quel mezzo. Risulta intestato a una società di Varese che opera nel settore del noleggio di vetture di lusso e a sua volta aveva concesso in uso, mediante un regolare contratto, a una società collegata allo stesso gruppo imprenditoriale. Fatto sta che l’Audi Rs Q8 era stata successivamente ceduta in uso a una società riconducibile a due soggetti di Latina e San Felice Circeo che a loro volta operano nel campo dei noleggi a breve termine.
A sua volta Francesco D’Antonio avrebbe rapporti di amicizia con uno dei referenti di quest’ultima società e, stando a quanto dichiarato inizialmente dalle parti, avrebbe ottenuto in prestito il suv, con il quale quel sabato sera aveva poi provocato l’incidente compiendo una manovra vietata in via Quarto, all’altezza dell’incrocio con via Ecetra, scontrandosi con un Mercedes guidato da un uomo che aveva richiesto le cure del caso. L’indagine della Polizia Locale era scattata perché dopo l’impatto, il conducente dell’Audi essere sceso dall’abitacolo col bicchiere di un cocktail in mano che aveva posato sull’asfalto, aveva rassicurato l’altro automobilista sul fatto che avrebbe risarcito il danno, ma poi era tornato al volante e si era dileguato in fretta. Per questi fatti il trentacinquenne è stato denunciato in stato di libertà.
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