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Cronaca

Falsi crediti d’imposta per oltre 76 milioni di euro: maxi sequestro della Finanza

Operazione della Guardia di Finanza nelle province di Latina e Frosinone, nel mirino i bonus edilizi

Falsi crediti d’imposta per oltre 76 milioni di euro: maxi sequestro della Finanza

Nella giornata di oggi, la Guardia di Finanza di Latina e Frosinone ha dato esecuzione a un provvedimento di sequestro emesso dal G.I.P. del Tribunale di Cassino, su richiesta della locale Procura. Il provvedimento riguarda falsi crediti d’imposta per un valore complessivo di oltre 76 milioni di euro, illecitamente maturati attraverso l’abuso delle misure di sostegno introdotte con il Decreto Rilancio (D.L. 34/2020) nel periodo emergenziale da Covid-19.

L'INDAGINE

Le indagini, avviate nel 2023, hanno inizialmente coinvolto una società finanziaria del Cassinate e hanno poi rivelato un sofisticato sistema di frode a livello nazionale. In totale, risultano coinvolte 36 società e 87 persone indagate per truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche (artt. 110 e 640 bis c.p.).

I crediti fittizi venivano ceduti più volte tra soggetti diversi per nasconderne la provenienza illecita e, in molti casi, monetizzati attraverso la cessione a Poste Italiane o utilizzati in compensazione di imposte dovute all’Erario. Gli accertamenti hanno evidenziato numerose anomalie, tra cui la falsa titolarità degli immobili su cui erano stati dichiarati interventi edilizi mai eseguiti e l’esistenza di aziende costituite ad hoc esclusivamente per generare crediti d’imposta illeciti.

IL MECCANISMO DELLA FRODE

Grazie all'analisi delle banche dati, alla verifica delle segnalazioni di operazioni sospette e alla collaborazione con l’Agenzia delle Entrate e la Sogei S.p.A., la Guardia di Finanza ha accertato l’esistenza di una rete fraudolenta operante tra diverse regioni italiane. Gli immobili interessati erano localizzati prevalentemente in Puglia, mentre gli indagati risultano principalmente residenti in Lombardia, Campania, Lazio e Puglia.

I crediti d’imposta illeciti riguardavano principalmente il Sisma Bonus e le ristrutturazioni edilizie. Alcuni dei soggetti coinvolti hanno agito in maniera coordinata, alternandosi nel ruolo di cedenti e cessionari, e presentando legami diretti tra le società coinvolte.

LE CONSEGUENZE

L’Agenzia delle Entrate è stata indotta in errore, riconoscendo come esistenti e cedibili crediti che in realtà erano inesistenti, causando un danno erariale per un valore di oltre 76 milioni di euro. Il provvedimento di sequestro, eseguito nella giornata odierna, si inserisce in un’azione più ampia della Guardia di Finanza volta al contrasto delle frodi fiscali e alla tutela delle risorse pubbliche.

L’operazione testimonia l’impegno delle Fiamme Gialle nel garantire la corretta destinazione dei fondi pubblici, prevenendo e reprimendo gli abusi che minano la leale concorrenza tra le imprese e il funzionamento del mercato.

L’indagine è ancora in corso e potrebbero emergere ulteriori sviluppi nei prossimi mesi.

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