18.02.2025 - 09:00
Intervenuti per un’operazione di soccorso di una persona rimasta chiusa in casa, i poliziotti della Questura di Latina si sono ritrovati a fare i conti con un ritrovamento insolito, una scorta non proprio esigua di droga che qualcuno aveva nascosto in uno spazio condominiale comune accessibile a tutti, come nelle piazze di spaccio importanti. Invece è successo, alcune sere fa, in uno stabile della zona di piazza Moro, dove gli agenti della Squadra Volante hanno sequestrato circa ottanta grammi di cocaina: in quel contesto non era possibile ricondurre il possesso illecito a nessuno degli inquilini, ma con ogni probabilità gli investigatori della Polizia stanno compiendo le verifiche del caso per risalire alla persona che ha scelto quell’insolito nascondiglio.
L’episodio risale alla scorsa settimana, quando i poliziotti del questore Fausto Vinci erano dovuti intervenire, con i Vigili del Fuoco, per aiutare un giovane a uscire da un appartamento ai piani alti del condominio. Anche questa vicenda è alquanto insolita, perché il ragazzo non si trovava in casa propria, ma nell’abitazione di un suo amico: pare che i due avessero discusso, poi il secondo se n’era andato e si era chiuso la porta alle spalle e non aveva più risposto all’ospite. Fatto sta che quando quest’ultimo ha provato a sua volta a uscire per andarsene, ha trovato il portone bloccato e ha dovuto contattare il 112 perché il proprietario di casa non gli rispondeva.
Insomma, nemmeno i Vigili del Fuoco erano riusciti ad aprire il portone dell’appartamento, quindi avevano impiegato l’autoscala per raggiungere un balcone dall’esterno e aiutare il giovane a uscire. Poi nelle fasi concitate dei soccorsi, i poliziotti avevano notato un involucro sospetto nell’androne delle scale condominiali e hanno deciso di controllare meglio: all’interno c’erano delle buste più piccole da dieci o venti grammi l’una, ciascuna con la scritta a pennarello che coincideva proprio al peso, per un totale di ottanta grammi circa.
A prima vista sembrava sostanza stupefacente, ma solo i successivi test hanno confermato che fosse proprio cocaina, con un grado di purezza probabilmente molto elevato. Difficile così stabilire chi sia stato a nascondere quella droga, ma con ogni probabilità si tratta della scorta di uno spacciatore che abita lì o frequenta quel condominio oppure quelli vicini, ma ha la possibilità di accedervi. Un accorgimento studiato certamente per aggirare indagini e sequestri, ma non la sfortuna.
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