Cerca

Giudiziaria

Irrompe in casa di un'anziana e abusa di lei, 31enne rinviato a giudizio

Vittima di violenza sessuale una 73enne che si era ritrovata sotto la doccia l'uomo, arrestato anche per stalking

Irrompe in casa di un'anziana e abusa di lei, 31enne rinviato a giudizio

Aveva detto ad una donna di 73 anni che si era perdutamente innamorato di lei. Aveva fatto irruzione in casa scavalcando dal balcone. «Voglio fare l’amore con te» le aveva detto e poi - come riportato nelle carte dell’inchiesta - l’aveva costretta a subire atti sessuali.


Era successo al Magnolia Park di Latina in via dei Volsci. L’imputato era entrato nell’abitazione della parte offesa da una finestra piombando prima in cucina e poi in bagno. E in quell’occasione l’aveva anche fatta cadere a terra. I fatti contestati erano avvenuti il 21 giugno del 2020 a Latina e oltre alla violenza sessuale nei confronti di un 33enne, di origine francese, la Procura ha contestato gli atti persecutori. Ieri il giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Latina Barbara Cortegiano ha accolto la richiesta presentata dal pm Simona Gentile e ha disposto il rinvio a giudizio nei confronti dell’imputato. Una volta chiusa l’inchiesta era stato il pubblico ministero Antonio Sgarrella, titolare del fascicolo, a chiedere il rinvio a giudizio.
La parte offesa si è costituita parte civile nel processo ed è assistita dall’avvocato Veronica Terelle, l’imputato è difeso dall’avvocato Oliviero Sezzi. Come riportato nelle carte dell’inchiesta l’uomo ha molestato la donna in modo da provocarle un perdurante grave stato di ansia e di paura: «Da ingenerare un fondato timore per la sua incolumità».


Inoltre a ripetizione l’uomo si è presentato in casa della donna il 22 e poi il 23 giugno e infine il 17 luglio sempre del 2020 togliendosi la maglietta e restando a torso nudo e diceva alla persona offesa: «Voglio fare l’amore con te». L’uomo si tratta di B.S.C., queste le sue iniziali, era stato arrestato dagli agenti della Polizia. Tra le fonti di prova raccolte: la denuncia della parte offesa che risale al 22 giugno del 2020 e poi un’ integrazione della denuncia le testimonianze di quattro persone e infine una annotazione di polizia giudiziaria.


La Procura aveva contestato nei confronti dell’uomo anche l’aggravante di aver commesso il fatto approfittando di circostanze di tempo e dell’età della parte offesa da ostacolare la difesa. Grazie al provvidenziale intervento di un poliziotto libero dal servizio l’uomo era stato arrestato e l’incubo per la donna era finito. Il via al processo con l’udienza fissata per il 21 gennaio del 2026.

Edizione digitale

Sfoglia il giornale

Acquista l'edizione