Il fatto
28.03.2025 - 15:58
Non si era mai rassegnato alla fine di quella relazione e, secondo quanto ricostruito dalla Squadra Mobile di Latina, avrebbe trasformato il rifiuto in una vera e propria ossessione. È quanto emerso dalle indagini che ieri pomeriggio hanno portato all’esecuzione di una misura cautelare nei confronti di un uomo di Cori, classe 1986, indiziato del reato di stalking ai danni dell’ex fidanzata.
La relazione tra i due era iniziata nel maggio del 2023 e si era interrotta nel novembre del 2024, quando la donna aveva deciso di allontanarlo. Ma da quel momento, secondo il racconto fornito agli investigatori, l’uomo non avrebbe mai smesso di controllarla, seguirla, tormentarla.
Avrebbe iniziato con continue apparizioni sul luogo di lavoro della donna, rivolgendole frasi minacciose, sostenendo di volerle rovinare la vita e il futuro professionale. In parallelo, si sarebbe introdotto nella sua vita digitale: acquisite le password degli account social, avrebbe cominciato a monitorarne spostamenti e frequentazioni.
Non mancavano neanche le continue telefonate al cellulare, una pressione costante che, giorno dopo giorno, ha minato la serenità della vittima. Il culmine si sarebbe raggiunto in un episodio gravissimo: l’uomo l’avrebbe avvicinata per strada mentre era in compagnia del nuovo compagno, l’abbracciava contro la sua volontà e poi aggrediva anche il partner, accorso in sua difesa.
Una situazione insostenibile, come confermato anche nella denuncia formalizzata dalla donna agli investigatori della Mobile. Il suo racconto ha ricostruito un vero e proprio incubo fatto di paura costante, di controllo ossessivo e atteggiamenti inquietanti, già presenti – secondo quanto riferito – anche durante la relazione.
I riscontri forniti nel corso dell’indagine, compreso l’ascolto di testimoni ritenuti credibili, hanno portato il Pubblico Ministero a richiedere una misura cautelare con braccialetto elettronico. Una richiesta accolta dal GIP, che ha disposto il divieto di avvicinamento alla persona offesa con monitoraggio attivo degli spostamenti dell’indagato.
La misura è stata eseguita ieri dagli agenti della Squadra Mobile di Latina. L’uomo, ora sottoposto a controllo elettronico, non potrà più avvicinarsi alla vittima.
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