Il fatto
03.05.2025 - 13:01
Una notte di violenza quella appena trascorsa a San Felice Circeo, dove un uomo di 32 anni, di origine tunisina, è stato brutalmente aggredito all’interno della propria abitazione da un gruppo di connazionali. Un pestaggio feroce, culminato nell’uso di una bottiglia di vetro rotta come arma impropria.
L’allarme è scattato nella notte, quando al Numero Unico di Emergenza 112 è arrivata una richiesta d’intervento per una violenta aggressione in corso. Sul posto sono arrivati immediatamente i Carabinieri della Stazione di San Felice Circeo, che hanno trovato la vittima ferita, in stato di shock, e con evidenti lesioni.
Secondo una prima ricostruzione, il 32enne sarebbe stato sorpreso e aggredito in casa da un gruppo di persone, per motivi ancora da chiarire. I colpi, sferrati anche con una bottiglia spaccata, gli hanno provocato ferite al volto e al corpo, rendendo necessario il trasporto d’urgenza da parte dei sanitari del 118 presso l’ospedale di Terracina, dove l’uomo è stato preso in cura.
A poche ore dai fatti, l’attività d’indagine dei militari ha permesso di dare un primo volto agli aggressori. Due uomini, entrambi di nazionalità tunisina, di 25 anni e residenti nel comune pontino, sono stati denunciati in stato di libertà per i reati di lesioni personali aggravate, minaccia aggravata e porto abusivo di armi, in concorso.
I due fanno parte di quello che i militari definiscono un gruppo più numeroso, coinvolto direttamente nell’aggressione. Le indagini sono tutt’altro che concluse: i Carabinieri stanno ora analizzando i filmati delle telecamere di videosorveglianza installate nella zona, alla ricerca di altri volti e ulteriori elementi utili all’identificazione degli altri partecipanti al raid e all’eventuale recupero di armi utilizzate nel corso dell’assalto.
Resta ancora da chiarire il movente che ha scatenato la violenza, ma l’episodio ha creato forte allarme nella comunità locale. Il timore è che si tratti non di un caso isolato, ma di un segnale di tensioni più ampie su cui le forze dell’ordine sono chiamate a intervenire con fermezza. Il comando dei Carabinieri di San Felice Circeo continua a lavorare per fare piena luce sulla vicenda e assicurare alla giustizia tutti i responsabili.
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