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Il fatto

Rapina da incubo in via Ezio: quattro arrestati, si cercano i due complici

Colpo armato in un’abitazione, refurtiva da oltre 60mila euro. Scattano le misure cautelari

Rapina da incubo in via Ezio: quattro arrestati, si cercano i due complici

Nella notte la Polizia di Stato ha stretto il cerchio su un episodio che aveva scosso Latina: la brutale rapina a mano armata avvenuta lo scorso febbraio in un appartamento di via Ezio. Un’operazione congiunta tra la Squadra Mobile di Latina e quella di Roma ha portato all’arresto di quattro uomini, mentre altri due complici risultano ancora irreperibili.

Tutto è iniziato nelle prime ore di un mattino di febbraio, quando una 45enne ucraina, rientrando a casa, si è trovata di fronte due uomini incappucciati. Spinta all’interno dell’abitazione, è stata immobilizzata con nastro adesivo e minacciata con una pistola puntata al collo. I rapinatori volevano i soldi, ma la vittima ha resistito. Le hanno strappato dal collo una catenina e dal dito un anello, poi l’hanno trascinata in bagno.

Il dramma è proseguito con l’arrivo della sorella della donna. Uno dei malviventi si è finto poliziotto per entrare in casa, ma una volta dentro l’ha aggredita e le ha sottratto la borsa. La donna ha urlato, mettendo in fuga i due. Fuori, altri complici stavano caricando in un borsone preziosi, orologi e borse griffate: un bottino da oltre 60.000 euro.

Le indagini della Squadra Mobile hanno permesso di recuperare parte della refurtiva in un appartamento a Casal Lombroso, utilizzato da uno degli indagati. Un altro complice era già stato arrestato in flagranza per una seconda rapina: anche lì furono trovati oggetti rubati e telefoni con foto dei gioielli, tra cui quelli delle sorelle ucraine.

Recuperata anche l’auto usata per il colpo, risultata rubata ad Anzio due giorni prima, e il borsone utilizzato per trasportare la refurtiva.

Il GIP di Latina ha emesso cinque misure cautelari: custodia in carcere per tre pluripregiudicati (due romani, classi 1977 e 1998, e uno della provincia di Modena, classe 1977), oltre a un romano del 1999 con numerosi precedenti. Agli arresti domiciliari è finito un 23enne di Aprilia.

Tre sono stati bloccati all’alba, due sono attualmente ricercati. Le accuse sono pesanti: rapina aggravata, sequestro di persona e ricettazione.

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