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Il caso

Molotov nel negozio, avvertimento di fuoco

Bottiglie incendiarie contro l’attività di un’estetista romena, compagna di un 48enne legato a Massimiliano Del Vecchio

Molotov nel negozio, avvertimento di fuoco

Cresce la tensione a Fondi, per effetto dello scontro in atto, ormai evidente, tra le fazioni opposte che si contendono gli affari criminali e sono tornate a mettere in discussione il potere dopo arresti e pentimenti eccellenti. L’ultimo episodio di un’escalation che non sembra conoscere la parola fine, si è registrato ieri notte, ancora una volta nella zona della città vecchia: come ricostruito dai poliziotti del Commissariato che si occupano del caso, ignoti hanno incendiato un negozio di via Vitruvio Vacca, un’attività di estetica per unghie danneggiato con bottiglie incendiarie. Non solo si tratta chiaramente di un gesto doloso, ma è altrettanto chiaro che si tratti di un avvertimento, anche piuttosto inquietante.

L’esercizio commerciale infatti è gestito da una giovane donna di nazionalità romena, compagna però di un fondano di 48 anni con precedenti di polizia, ma soprattutto ritenuto uno degli uomini di fiducia di Massimiliano Del Vecchio, tuttora latitante, quest’ultimo uno dei capi del sodalizio criminale che aveva assunto il potere nella piana a suon di attentati, smantellato da un’operazione culminata col pentimento di Johnny Lauretti, suo comprimario. Insomma, lo sgarro consumato ai danni di quel negozio, assume tutto un altro significato se si tiene conto che la vittima, indirettamente, potrebbe essere il compagno dell’estetista, specie se si tiene conto del fatto che in città il 48enne è stato considerato, per un periodo, reggente del gruppo di Del Vecchio.

Senza dimenticare poi che l’attentato di ieri notte si inquadra in un contesto avvelenato da una serie di sparatorie, tre solo se si contano le più recenti, l’ultima proprio nel centrostorico. Per quanto concerne l’incendio, l’autore dell’attentato ha avuto l’accortezza di infrangere un vetro del negozio prima di lanciare all’interno la bottiglia incendiaria. Un’altra molotov è rimasta fuori e non si è rotta: non è chiaro se in questo caso l’innesco non abbia funzionato, oppure se l’autore abbia voluto lasciare intenzionalmente una firma per fugare i dubbi sulla natura del gesto.

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