Il caso
08.06.2025 - 07:30
Passata la Festa, gabbato lo Santo, recita un famoso proverbio della tradizione, ma a Roccagorga si è andati ben oltre perché il Santo sarebbe stato addirittura derubato. Nei giorni scorsi, il parroco del paese lepino, Don Francesco Gazzelloni, si è accorto che la collana di Sant’Erasmo, custodita in cassaforte per il suo valore materiale oltre che affettivo e sentimentale, non è più nella cassaforte dove era conservata, all’interno della sagrestia della chiesa di San Leonardo ed Erasmo che domina la piazza di Roccagorga. Proprio in questi giorni si è celebrata la processione in onore del Santo patrono, svolta come da tradizione il 1° giugno. Da anni la collana preziosa era stata sostituita con una copia per salvaguardarla.
La collana, contraddistinta da un grande crocifisso, era stata forgiata grazie all’oro ottenuto dai gioielli donati per devozione nel corso degli anni dai fedeli ed aveva un peso consistente, di oltre 200 grammi. Era stata anche benedetta da Papa Giovanni Paolo II nel 2000, portata in Vaticano da tanti fedeli per il Giubileo. A rendere il mistero ancora più fitto sono i particolari per ora trapelati. La collana, come detto, veniva conservata in cassaforte. Le chiavi della cassaforte si trovano al loro posto e la cassaforte non presenta segni di effrazione. La celebrazione della processione si è quindi svolta regolarmente, sia il 1° giugno che il 2 giugno (per il rientro del Santo nella sua postazione abituale), con la collana meno preziosa.
Don Francesco Gazzelloni, accortosi della sparizione, ha provveduto a sporgere denuncia ai Carabinieri del Comando Stazione di Roccagorga, che hanno avviato le indagini. Gli uomini del Maresciallo Ricci, facente funzione di Luogotenente, hanno acquisito le immagini girate dalle telecamere del circuito di videosorveglianza della chiesa ancora disponibili nell’hard disk, oltre ad esaminare i luoghi del malfatto. Le chiavi della cassaforte erano attaccate in sagrestia a disposizione di più persone. Ciò che si teme è che proprio qualcuno di loro possa essere il responsabile della sottrazione. Il Sindaco, Carla Amici, è allibita per l’accaduto e, prima di commentare, attende ovviamente di avere altri particolari a disposizione.
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