Cerca

Cronaca

Da giorni semina il panico in città, decine di ricoveri senza soluzione

Un egiziano di 21 anni con disturbi è un caso: per i medici non è paziente psichiatrico, per i servizi sociali sì. Ha lasciato l'ospedale dopo avere sfondato un'auto

Da giorni semina il panico in città, decine di ricoveri senza soluzione

La gestione di un egiziano di 21 anni con evidenti disturbi della personalità sta diventando un vero e proprio caso che non sembra conoscere soluzione. Da giorni il giovane straniero sta seminando il panico in diverse zone di Latina, dopo avere iniziato con i primi raptus di follia a Cisterna. Puntualmente bloccato dalle forze di polizia, è sempre stato trasportato in ospedale, ma puntualmente ha avuto la possibilità di lasciare il Santa Maria Goretti, o peggio è scappato prima di essere visitato, principalmente perché nessuno specialista che lo ha visitato lo ha ritenuto un paziente psichiatrico, al punto di essere sottoposto alla terapia farmacologica. La realtà sembra rivelare ben altro, viste le numerosissime richieste di intervento pervenute al numero unico d’emergenza 112 ogni volta che il ragazzo si è reso protagonista di atteggiamenti aggressivi in un crescendo di violenza, come dimostra il danneggiamento del parabrezza di un’auto sabato sera in centro, senza un motivo. Anche dopo quel fatto era riuscito a scappare dal pronto soccorso e la notte è stato trovato a girare nuovamente in stato confusionale.
Il caso è scoppiato negli ultimi giorni, caratterizzati da numerosi interventi di Polizia e Carabinieri, chiamati ogni volta a contenere gli atteggiamenti pericolosi del giovane egiziano, che alterna momenti di tranquillità a scatti d’ira improvvisi. Gli episodi finora sono stati innumerevoli, tutti conclusi con l’intervento di ambulanza e automedica per il trasporto in ospedale assistito dal medico, proprio a causa delle evidenti condizioni di agitazione psicomotoria. Per il giovane egiziano si contano una quindicina di accessi al pronto soccorso negli ultimi giorni a ridosso dello scorso fine settimana, quindi anche più trasporti in ospedale nell’arco di un giorno. Molto spesso è riuscito ad allontanarsi autonomamente dalle stanze dell’osservazione breve dove si trovava in attesa di essere visitato dallo specialista. Basti pensare che solo giovedì sera è stato portato in ambulanza tre volte al pronto soccorso, perché non faceva in tempo ad allontanarsi dall’ospedale che finiva per disturbare i passanti con atteggiamenti violenti.
Quando è stato visitato dagli psichiatri del Servizio Psichiatrico Diagnosi e Cura, l’ultima volta ieri notte, non è stato ritenuto un paziente che necessitava del ricovero per la terapia farmacologica, perché si è sempre dimostrato collaborativo durante i colloqui e il suo stato di agitazione compatibile con il consumo di sostanze psicotrope, sebbene non sia mai risultato positivo alle analisi. Solo in un caso era stato accettato il suo ricovero nel Spdc, ma poche ore dopo era già fuori dal nosocomio. Il paradosso è che in più di un caso le forze di polizia hanno richiesto l’intervento del pronto intervento sociale, ma gli operatori del Comune lo hanno sempre giudicato come un possibile paziente psichiatrico, quindi non di loro competenza. Fatto sta che sabato sera ha dimostrato la pericolosità dei suoi scatti d’ira, perché in via Don Morosini ha preso un grosso ramo e l’ha utilizzato per sfondare il parabrezza di una Fiat 500 in sosta. sotto gli occhi increduli dei passanti, compresa la proprietaria della vettura. Portato in ospedale, è scappato poco dopo, ma nel corso della notte è stato trovato, delirante, nella zona di Prato Cesarino. Trasportato nuovamente in pronto soccorso, non è stato ritenuto un paziente con patologie psichiatriche dallo specialista, ma è stato comunque sedato. Una volta sveglio, potrà lasciare nuovamente l’ospedale, con la speranza che la sua escalation di follia faccia registrare episodi ancora più gravi.
 
 

Edizione digitale

Sfoglia il giornale

Acquista l'edizione