Il fatto
25.06.2025 - 13:42
La scorta al magistrato Luigia Spinelli, procuratore facente funzioni, è stata assegnata in seguito all'avvio di un'inchiesta della Procura di Perugia per minaccia aggravata dal metodo mafioso in concorso a carico di tre esponenti della famiglia Ciarelli. La vicenda è emersa stamattina nel corso dell'udienza del procedimento di valutazione, davanti ai giudici in composizione collegiale del Tribunale di Latina, dell'applicazione della sorveglianza speciale per Antoniogiorgio Ciarelli, latinense di 45 anni. Per motivare l'attualità del pericolo sociale, infatti, il pubblico ministero ha portato all'attenzione dei giudici l'inchiesta, nel frattempo conclusa senza l'applicazione di misure restrittive, che lo vede coinvolto insieme ai cugini Ferdinando e Francesco, di 50 e 46 anni, per un episodio che risale all'ottobre dello scorso anno.
Secondo quanto contestato dalla Procura di Perugia, in base all'indagine svolta dai Carabinieri del comando provinciale di Latina, i fatti si sono consumati all'interno di un locale della zona pub gestito da una persona vicina al procuratore Luigia Spinelli. In quella circostanza Antoniogiorgio Ciarelli, affiancato dai cugini, avrebbe chiesto al titolare se fosse il compagno del magistrato e una volta appreso che si trattava invece di un suo congiunto si sarebbe lasciato andare a uno sfogo, che secondo gli inquirenti va interpretato come una minaccia con metodo mafioso. Il 45enne si sarebbe lamentato, col titolare del locale, per l'attenzione rivolta nei suoi confronti da Luigia Spinelli quando era un pubblico ministero della Dda di Roma, avendolo coinvolto in una serie di inchieste per le quali ha sostenuto processi, che si sono conclusi comunque per lui con l'assoluzione. Una frase, in particolare, viene interpretata come minaccia, ossia "Tanto il locale è questo".
Il difensore dell'indagato, l'avvocato Alessandro Farau, nel corso dell'udienza di oggi si è opposto all'applicazione della misura di prevenzione personale per Antoniogiorgio Ciarelli, non ravvisando la pericolosità sociale contestata dalla Procura. O meglio, il giudizio sulla sorveglianza speciale si è spostato da Roma a Latina perché a fronte di una nuova richiesta di applicazione della misura di prevenzione, è emerso che lo stesso 45enne era stato destinatario di una prima sorveglianza di pubblica sicurezza emessa nel 2013, mai applicata perché nel frattempo Antoniogiorgio Ciarelli ha scontato la condanna a 14 anni di reclusione nell'ambito del processo "Caronte", quindi una volta scarcerato è venuta meno l'attualità del vecchio provvedimento. Proprio alla luce della lunga permanenza in carcere, trascorsa con buona condotta, ma anche in virtù delle assoluzioni da accuse importanti, come per il coinvolgimento nell'omicidio di Massimiliano Moro del gennaio 2010, confermata anche dalla Corte d'Assise d'Appello, e nell'inchiesta "Purosangue Ciarelli", l'avvocato Farau ha contestato la pericolosità sociale del proprio assistito, contestata ora dalla Procura. Gli inquirenti appunto fanno leva sull'inchiesta per la minaccia aggravata di ottobre che, finita al vaglio dell'autorità di pubblica sicurezza, ha motivato l'adozione della scorta per Luigia Spinelli, nel frattempo diventata procuratore aggiunto di Latina, con funzione di procuratore capo.
Edizione digitale
I più recenti
Ultime dalla sezione