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La sentenza

Carico di droga a Le Ferriere, cinque condanne

L'operazione della Polizia. Sequestrati 285 chili di marijuana

Carico di droga a Le Ferriere, cinque condanne

Condanne tra i tre anni e quattro mesi e un anno e otto mesi per gli imputati coinvolti nella maxi inchiesta che aveva portato al maxi sequestro di una piantagione di marijuana a Le Ferriere per un totale di 285 chili. I reati contestati sono: produzione, ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. 

Ieri il giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Latina Mara Mattioli ha emesso la sentenza nei confronti degli imputati. Queste le condanne: tre anni per Angulo Campos, originario del Perù. Nella scorsa udienza il giudice aveva rigettato la richiesta di patteggiamento presentata da Claudio De Bartolo che è stato condannato a tre anni e quattro mesi. Sono queste le condanne più alte. Per gli altri tre imputati, entrambi di origine indiana, la condanna è di un anno e otto mesi. Sono difesi dagli avvocati Alessia Vita, Valentina Sartori, Marco Fagiolo. L’indagine era stata condotta dal pubblico ministero Giuseppe Miliano ed era stata condotta dagli agenti del commissariato di Polizia di Anzio e Nettuno. L’operazione era stata portata termine nel novembre del 2023. L’attenzione investigativa era stata catturata da un furgone condotto da un volto conosciuto nella banca dati delle forze dell’ordine.

Gli investigatori hanno seguito il mezzo fino a quando a causa del fortissimo odore di cannabis hanno deciso di procedere ad una perquisizione. «L’appezzamento di terra era composto da filari rivestiti superiormente e lateralmente con dei teli di plastica, era dotato di impianto di irrigazione e di energia elettrica, accanto era parcheggiato un furgone all’interno del quale c’era una busta contenente un grande rotolo di pellicola trasparente e numerosi sacchi in plastica: materiale che sarebbe stato probabilmente utilizzato per confezionare le piante prima di trasportarle nel luogo di stoccaggio» aveva messo in luce la Polizia. L’arresto era scattato alla fine di ottobre del 2023 e dopo che gli indagati erano stati arrestati in flagranza di reato, erano stati ascoltati dal giudice per le indagini preliminari Pierpaolo Bortone. Si erano avvalsi della facoltà di non rispondere davanti alle contestazioni del gip che aveva convalidato l’arresto emettendo un provvedimento cautelare, ritenendo quella del carcere la misura più adeguata. I poliziotti avevano trovato in quel contesto i quattro uomini che stavano tagliando le piante di marijuana. Il terreno aveva dei filari rivestiti e lateralmente dei teli di plastica, aveva anche un impianto di irrigazione e di energia elettrica.

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