Proseguono le indagini della Procura di Latina e della polizia di Terracina sulla tragedia avvenuta nel ristorante Essenza, dove il crollo del solaio ha causato la morte della sommelier Mara Severin. Un’inchiesta delicata, che cerca di fare luce sulle responsabilità legate agli interventi strutturali effettuati all’interno del locale prima del drammatico cedimento.
Intanto, tramite l’avvocato Francesco Di Ciollo, interviene l’amministratore della proprietà dell’immobile, Giuseppe Emilio, che prende posizione su quanto accaduto: «I lavori di ristrutturazione eseguiti nel 2024 e 2025 sono stati un’iniziativa autonoma dell’attuale gestione», dichiara il legale. «Anche gli interventi sulle travi di sostegno e la pannellatura in cartongesso rientrano in queste attività, per le quali la proprietà non è mai stata interpellata né coinvolta».
Una presa di distanza netta, che punta a chiarire il ruolo della proprietà nell’intera vicenda. «Gli unici lavori effettuati dalla proprietà risalgono al 2018», prosegue l’avvocato Di Ciollo, «e vennero eseguiti nel rispetto delle norme, corredati da una regolare perizia di idoneità statica».
Infine, il legale replica anche alle segnalazioni relative a presunte infiltrazioni d’acqua che, secondo quanto emerso nei giorni successivi alla tragedia, sarebbero state visibili già da tempo. «Le eventuali macchie di umidità di cui si è parlato non sono mai state comunicate alla proprietà da parte della società che gestisce il ristorante», ha chiarito Di Ciollo.
Le indagini proseguono per accertare le cause del crollo e individuare eventuali responsabilità penali. Nel frattempo, la comunità resta scossa per una tragedia che ha spezzato la vita di una giovane professionista.