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Cronaca

Rubano un’aragosta in un ristorante e fuggono, poi scoppia la colluttazione

Un gruppetto di turisti di passaggio davanti al «Rifugio dei naviganti» ha prelevato il crostaceo dall’acquario sul patio. Il titolare e una cameriera li hanno rincorsi

Ponza, conto da 923 euro.  La protesta e poi le scuse. Il ristoratore: "Noi trasparenti"

Quello avvenuto a Ponza è un furto davvero molto singolare, il bottino è un’aragosta. Il fatto è avvenuto un paio di giorni fa: un gruppo di persone in vacanza su uno yacth sta facendo una passeggiata quando uno di loro giunto all’altezza del ristorante «Rifugio dei naviganti» ha immerso le braccia nell’acquario sul patio del locale dove ci sono appunto i crostacei vivi e ha preso con sè un’aragosta cercando poi di accelerare il passo.

Il titolare del ristorante accortosi del furto è corso dietro al gruppetto insieme ad una collaboratrice di sala. Ma quando i due hanno raggiunto i ladri ne è nata una violenta colluttazione con calci e pugni. E ad avere la peggio è stato proprio il ristoratore che è rimasto tramortito in strada; ancora più gravi le condizioni della collaboratrice che a causa delle lesioni ha perso conoscenza. Intanto alcuni clienti del ristorante avevano allertato i carabinieri della locale stazione. Quando i militari sono giunti sul posto hanno chiesto l’intervento dei sanitari del punto di primo soccorso dell’isola e viste le condizioni della ragazza si è reso necessario un elisoccorso per il trasporto all’ospedale di Latina dove tuttora è ricoverata. Gli autori del furto sono spariti, probabilmente hanno lasciato l’isola a bordo dell’imbarcazione, portandosi via l’aragosta naturalmente. Ora i carabinieri stanno cercando di ricostruire l’accaduto e procedono per furto contro ignoti. Sono state raccolte le testimonianze dei clienti e dello stesso ristoratore vittima della violenta reazione dei ladri. Sarà sentita anche la giovane cameriera che ha riportato le lesioni più gravi. l furto dell’aragosta è avvenuto nello stesso ristorante che qualche settimana fa era assurto agli onori della cronaca per uno scontrino particolarmente salato emesso ad un gruppo di clienti alla fine di un pasto a base di pesce.

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