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Il fatto

In fiamme un'auto dei carabinieri, giallo sulla provenienza

Vettura con scritte e sirena incendiata alcune notti fa. Rilievi del Ris, le ipotesi: era in fase di dismissione, oppure è una macchina per i film

In fiamme un'auto dei carabinieri, giallo sulla provenienza

È un vero e proprio giallo l’incendio di un’auto in una zona di campagna ai confini tra Latina e Nettuno. La Renault Clio completamente carbonizzata, trovata lungo una strada sterrata in una traversa di via Ponte Materiale poco più di una settimana fa, non è una comune vettura, ma un’auto pattuglia dei Carabinieri.

La provenienza però resta un mistero, finito al centro di un’indagine dei militari dell’Arma della Compagnia di Latina, che si avvale anche degli accertamenti del Ris di Roma. Sono poche le eventualità possibili, visto che non risultano vetture di servizio rubate: potrebbe trattarsi di una macchina in fase di dismissione, quindi affidata a qualche officina esterna alla pubblica amministrazione, oppure un’auto di scena, quelle impiegate per le riprese dei film.

La scoperta era stata fatta nella tarda serata, quando alcuni passanti hanno notato le fiamme lungo la strada di accesso a un fondo agricolo, traversa dell’arteria che collega la zona di Borgo Montello e Borgo Bainsizza con Tre Cancelli, nella periferia di Nettuno, a poca distanza dal fiume Astura. Con i vigili del fuoco, impegnati nelle operazioni di spegnimento del rogo che si era esteso anche alle sterpaglie lungo la mulattiera, erano intervenuti anche i carabinieri della Compagnia di Latina per gli accertamenti sulla provenienza del veicolo.

All’arrivo dei soccorritori il mezzo era quasi completamente carbonizzato, ma sulle fiancate erano ancora visibili i segni delle scritte “carabinieri”, soprattutto sul cofano e sulla fiancata destra. Oltretutto a una decina di metri di distanza sono stati trovati i resti, bruciati, del lampeggiante. Era stato impossibile però risalire alla provenienza del mezzo perché non c’era traccia delle targhe e le fiamme avevano danneggiato i numeri di telaio. Per questo, dopo il sequestro, la Renault Clio è stata passata al setaccio dagli investigatori del Raggruppamento Investigazioni Speciali, in cerca di tracce utili a chiarire il giallo.

Ai fini dell’indagine sembra indicativo il fatto che la macchina sia stata trovata in una zona dove molto spesso i ladri abbandonano le vetture rubate, magari utilizzate per compiere furti o rapine. Anzi, non manca l’occasione che vengano abbandonate e date alle fiamme per cancellare ogni traccia. Quindi nell’ipotesi che la Clio sia stata rubata in un deposito o un’officina, potrebbe essere servita come vettura d’appoggio per un colpo importante nella zona tra Latina e Roma, ma non può essere escluso che i ladri abbiano avuto l’opportunità di rubarla e abbiano deciso di bruciarla per compiere un simbolico sfregio alle istituzioni.

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