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Strade sicure, arrivano i drug test

Pomezia, una delle prime amministrazioni ad aver dotato la Polizia locale dello strumento per i test in strada: ora acquistati i primi 50 kit monouso. Intanto la riforma è stata “allentata” da una circolare di maggio

Strade sicure, arrivano i drug test
Pomezia sarà una delle prime amministrazioni a sud della Capitale ad avviare i controlli su strada con tanto di drug-test. Dopo la riforma del codice della strada che prevede pesanti e gravi sanzioni per gli automobilisti sorpresi, non solo a seguito di incidente ma anche ad un semplice controllo, ad avere tracce di sostanze stupefacenti anche senza essere concretamente sotto gli effetti delle stesse, era atteso l’avvio dell’uso dei drug-test. Test salivari in realtà. La Polizia locale di Pomezia, lo strumento per eseguirli lo ha da mesi. Ma solo qualche giorno fa - dopo aver individuato a giugno l’azienda chiamata ad effettuare la necessaria manutenzione dell’apparecchiatura mobile - ha disposto l’acquisto dei primi test. Saranno quindi già nei prossimi giorni avviati i controlli su strada. Test che non saranno certo economici visto che la prima fornitura (50 test monouso) hanno un costo di circa 1.400 euro.
Droga zero, la riforma smontata
Nella determina però, si legge che l’uso del “WipeAlyser”  «per la rilevazione di tracce di sostanze stupefacenti da test salivari» è volto «all’accertamento dello stato di alterazione da sostanze stupefacenti dei conducenti di veicoli».
Le ultime modifiche all’ormai noto articolo 187 del Codice però, rendevano non più necessario dimostrare che l’automobilista, il motociclista, il conducente di qualsiasi veicolo, sia  in stato di alterazione psicofisica al momento dei controlli. Era sufficiente infatti aver assunto sostanze in un “tempo vicino alla guida”, con un “Effetto di Stupefacenti” ancora presente nel corpo.
All’introduzione di queste nuove norme molto più restrittive, è nata una forte polemica perché se alcune droghe “pesanti” hanno un ciclo di permanenza tutto sommato breve, il Thc di cannabis e hascisc invece, permane nell’organismo per settimane. La possibilità di un effetto come la si calcola? Non solo, ma così come erano previste, le nuove norme rischiavano di incorrere in eccezioni di ammissibilità. Ed ecco quindi che non più di due mesi fa, è stata diramata una circolare che di fatto indica alcune modifiche. La prima importante è l’esclusione del test sulle urine perché il Thc è rilevato anche dopo giorni, settimane anche se non produce più effetti. Nel sangue invece resta anche oltre le 12 ore, ma di certo non per giorni.
In altre parole è stato sconfessato il ministro Salvini che invocava “droga zero”, ma si dovrà dimostrare che la droga abbia compromesso o possa farlo la capacità di guidare.

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