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Il caso

Inchiesta Abc, la clausola "geografica" per la gara sui rifiuti

Sono 14 gli indagati per gli affari con i rifiuti. Gli accertamenti dei Carabinieri sulla fornitura di sacchi per le utenze domestiche e non domestiche per l’avvio della raccolta differenziata

Appalti pilotati nell’azienda Abc, l'inchiesta della Procura sulla gestione delle gare

C’è una clausola per una gara sui rifiuti nell’inchiesta su Abc che ha catturato l’attenzione degli investigatori. E’ contenuta in uno dei capi di imputazione contestati dalla Procura che riguarda tre indagati, la responsabile dell’ufficio contratti, insieme ad altre due persone finite sotto inchiesta. Il focus investigativo è concentrato su una gara per la fornitura di sacchi per le utenze domestiche e non domestiche per l’avvio della raccolta differenziata sul territorio del Comune di Latina.

Secondo quanto ipotizzato - la responsabile dell'ufficio contratti, prima dell’emissione del bando di gara avrebbe tentato di ottenere mediante un colloquio con l’ex direttore Silvio Ascoli, l’inserimento nel provvedimento di una clausola che permettesse in questo modo alla Commissione una valutazione discrezionale sul prodotto offerto - è scritto nelle carte dell’inchiesta, non riuscendo nell’intento in quanto entrambi gli interlocutori (si trattava di una gara europea), confermano che non era possibile inserire limitazioni su base geografica. In un secondo momento - sempre secondo l’ipotesi dell’accusa - la responsabile dell’ufficio contratti, successivamente all’apertura della gara sul portale Abc, induceva un’azienda a desistere dal partecipare prospettando una certa e immotivata esclusione. Sempre nelle carte dell’inchiesta è emerso che sarebbero state fornite informazioni privilegiate sullo svolgimento della gara in corso quali il numero e i nomi dei partecipanti. Questo capo di imputazione è contestato tra il marzo e il maggio del 2021. Il collegio difensivo sta valutando se presentare o meno delle memorie difensive per i propri assistiti oppure non è escluso che qualcuno degli indagati possa chiedere di essere interrogato. I reati ipotizzati nei confronti dei presunti responsabili sono: corruzione per atti contrari ai doveri di ufficio, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente.«Il sistema puntava a deviare l’azione di un ente pubblico dai fini istituzionali e dal perseguimento dell’interesse pubblico secondo i principi di trasparenza».

L’inchiesta sugli appalti e i rifiuti era stata portata a termine dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Latina coordinati dal tenente colonnello Antonio De Lise. La misura interdittiva della sospensione dall’esercizio di 12 mesi a seguito degli interrogatori che si erano svolti in Tribunale era stata emessa per tre funzionari di Abc e per quattro persone: sono gli imprenditori che avevano il divieto di contrattare con la pubblica amministrazione, a piede libero erano state indagate altre 7 persone. Il raggio dell’indagine degli uomini dell’Arma era stato ampio: dal servizio porta a porta agli affidamenti per il diserbo e la manutenzione del verde pubblico.

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