Cronaca
22.08.2025 - 10:30
Sono state le testimonianze acquisite nel corso della notte dai poliziotti e i filmati di video sorveglianza visionati in tempi stringenti a inchiodare Federico Esposito, il latinense di 37 anni arrestato nelle prime ore del giorno di mercoledì con l’accusa di avere messo a segno una serie di rapine e tentate rapine lungo la strada statale Pontina, tra Latina e Aprilia. Gli elementi raccolti hanno consentito prima di tutto di indirizzare le ricerche del bandito in fuga, intercettato appunto da una pattuglia della Polizia Stradale della sottosezione Roma Settebagni impegnata nella consueta attività di controllo veicolare sul Raccordo.
Le ricerche di Federico Esposito erano iniziate nella tarda serata di martedì, dopo la rapina consumata nel bar della stazione di servizio Q8 al chilometro 68 della strada statale Pontina vicino Borgo Piave, alle porte di Latina. In quella circostanza aveva compiuto la leggerezza di agire a volto scoperto, proprio sotto alle telecamere di video sorveglianza del locale. Anche e soprattutto perché inizialmente era entrato come un normale cliente, aveva chiesto una bevanda e al momento di pagare aveva annunciato alla barista di non avere i soldi, quindi aveva chiesto di poter raggiungere l’auto per recuperarli. Peccato che quando era tornato impugnava un punteruolo, puntato al fianco della ragazza per costringerla, sotto la minaccia dell’arma impropria, ad aprire il registratore di cassa per consentirgli di arraffare i soldi contenuti nel cassetto.
Al loro arrivo i poliziotti avevano visionato le registrazioni video e acquisito alcune testimonianze. Non solo l’autore della rapina era ben riconoscibile, ma qualcuno tra i presenti aveva annotato una parte della targa e indicato il modello dell’auto che l’uomo aveva utilizzato per allontanarsi. Nel corso della notte però Eposito, almeno stando agli indizi che hanno portato al suo arresto, ha continuato a muoversi e ha colpito anche nella periferia di Aprilia. Strada facendo è riuscito a consumare un’altra rapina nel fast food che si trova nella stazione di servizio di Campoverde, sempre lungo la statale Pontina. Più tardi ha tentato un’altra rapina in un altro fast food alle porte della città di Aprilia, senza riuscire però a farsi consegnare il denaro. Anche in questi ultimi due casi i poliziotti hanno acquisito elementi, come filmati e testimonianze, che hanno documentato l’azione criminale e indirizzato le ricerche verso la figura di Federico Esposito.
La caccia all’uomo si è conclusa alle prime ore del giorno di mercoledì nella periferia di Roma, dove il fuggitivo è stato fermato da una pattuglia della Polizia Stradale di Roma Settebagni. Una volta arrestato, è stato portato in carcere a disposizione dell’autorità giudiziaria per la convalida, indagato dalla Procura di Latina per il reato di rapina. Quindi nei prossimi giorni, assistito dal legale di fiducia, l’avvocato Alessia Vita, sarà interrogato dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale del capoluogo pontino. Sul suo conto pesa il precedente del 2020 sempre per rapina, nella farmacia comunale di viale Kennedy durante il lockdown, che gli costò la condanna a due anni e otto mesi di reclusione. Nel 2016 era stato arrestato per le estorsioni ad alcuni commercianti del centro, quando si era presentato come il genero di Costantino Di Silvio detto Cha Cha. Quattro anni prima aveva partecipato, con altri giovani, all’estorsione ai danni di un pusher, poi punito con l’incendio di un’auto.
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