Ambiente
25.08.2025 - 19:15
Le dichiarazione di Immacolata Arnone provocano la reazione dell'amministratore unico della FRZ, Raffaele Rizzo, che con una nota smentisce quanto affermato dalla consigliera comunale di Formia.
"La consigliera dimostra, ancora una volta, di non conoscere la materia e di portare avanti una campagna denigratoria contro l’operato di FRZ, in particolare ogni volta che vengono toccati gli interessi del suo impianto preferito, la CSA. La motivazione per cui FRZ ha ritenuto di conferire il rifiuto indifferenziato a Rida non è solo la convenienza economica, ma anche e soprattutto il rispetto della legalità, come sancito dalla sentenza che la Arnone cita a sproposito nella sua invettiva, senza averla evidentemente letta o, peggio, compresa. Rida è l’unico impianto TMB legittimato, secondo il Piano Rifiuti Regionale vigente, a ricevere rifiuti indifferenziati nell’ATO di Latina. Questo è chiaramente riportato anche nella determina, che cita espressamente le sentenze in merito. Ma la Arnone, anche in questo caso impegnata solo a denigrare e offendere l’operato di professionisti seri, senza averne le competenze, non lo ha compreso. Non solo. Nella stessa sentenza - afferma Rizzo - che la Arnone cita, ma evidentemente non ha letto o capito, si trovano già le risposte ai quesiti che ha sollevato e che vorrebbe inviare all’ANAC. Per l’affidamento, come si legge in sentenza, non rileva la distanza geografica dal sito di produzione dei rifiuti. Il riferimento al principio di rotazione, presente in delibera, nasce a seguito della sentenza del Tar che, nel caso di Formia, ha trasmesso gli atti alla Procura della Repubblica e alla Corte dei Conti. Paragonare quindi appalti milionari con l’incarico conferito dalla FRZ all’avvocato Teofilatto è davvero fuori luogo, pretestuoso, oltre che privo di fondamento. In ogni caso FRZ rispetta pienamente il principio di rotazione, anche per gli incarichi legali. Peraltro, è evidente che, in questioni delicate come i frequenti contenziosi proposti da CSA, debba prevalere il rapporto fiduciario e la specifica competenza che l’avvocato Teofilatto possiede indubbiamente. Forse alla consigliera dispiace che FRZ abbia finora vinto tutte le cause intentate da CSA. Si respinge con forza l’accusa secondo cui FRZ verrebbe utilizzata in modo personalistico. Tutti i professionisti di cui la società si avvale sono seri e competenti, così come lo è il suo amministratore unico. I fatti parlano chiaro: FRZ è una società in attivo, che ha ottenuto riconoscimenti e premi per la qualità del servizio. Su questo, però, la Arnone preferisce tacere. Anche su questo punto, alcuni politici hanno diffuso illazioni gratuite e infondate, alle quali ha già risposto il sindaco di Formia con un duro comunicato sulle precedenti gestioni. Un intervento rispetto al quale la Arnone è rimasta silente. Colpisce, inoltre, il silenzio della stessa sull’appalto che il Comune di Ventotene ha affidato senza gara a una ditta attualmente sotto indagine da parte della DDA, che conferisce il rifiuto indifferenziato non al suo impianto preferito, ma a un altro impianto situato fuori Ato. E ancora aspettiamo che la Arnone faccia convocare il marito e i precedenti amministratori di FRZ in Commissione Trasparenza, per spiegare come mai, per anni, abbiano conferito il rifiuto indifferenziato dei Comuni di Formia e Ventotene a un impianto non TMB e quindi inidoneo, senza gara e senza contratto, spendendo milioni di euro. Per questo il TAR ha ritenuto necessario trasmettere gli atti alla Procura della Repubblica e alla Corte dei Conti. La determina non fa che richiamare norme e principi giurisprudenziali che la Arnone evidentemente non conosce o non riesce a comprendere, pur citando la sentenza che li riporta e che, a questo punto, credo non abbia proprio letto. Un approfondimento maggiore delle fonti da parte degli organi di stampa, avrebbe consentito di evitare fraintendimenti, fornendo ai lettori un’informazione più completa e corretta. Infatti, nell’articolo da voi pubblicato viene riportata una notizia totalmente priva di fondamento. È falsa l’informazione secondo cui sarebbe stato sequestrato il Centro Comunale di Raccolta di Ventotene in quanto discarica abusiva. È stata sequestrata un’area dove i cittadini abbandonavano illegalmente rifiuti ingombranti dopo che il Comune aveva chiuso il centro di raccolta comunale. Anche in questo caso, sarebbe stato opportuno da parte del giornalista verificare meglio la notizia. La risoluzione del contratto, infatti, è stata funzionale a un affidamento senza gara a una società attualmente sotto indagine da parte della DDA, come riportato da numerosi organi di stampa".
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