Se a Latina prendi una multa per il mancato pagamento del parcheggio su strisce blu poi non sai come pagarla. Non ci credete? Eppure è così. Nelle ultime settimane diversi cittadini ci hanno segnalato una situazione che è ai limiti del paradosso. «Ho trovato sul parabrezza dell’auto una multa per non aver pagato il parcheggio che era scaduto» racconta un cittadino.
«Mi sono detto: va beh, giusto. La pago. Sul verbale scritto a mano c’è un numero identificativo e così ho provato a pagare utilizzando PagoPa (lo strumento per i pagamenti digitali della pubblica amministrazione, ndr). Ma quando sono andato a inserire il numero del verbale me lo dava non trovato. A quel punto ho desistito e siccome era un sabato pomeriggio, mi sono detto: vado alle Poste lunedì e la pago». Questo, ovviamente, anche per evitare l’aggravio della multa, come previsto dalla legge, in quanto il cittadino ha 5 giorni di tempo per pagare senza alcuna penale, che scatta invece se entro quel termine non viene pagata la sanzione. «Ma il lunedì, alle Poste di piazzale dei Bonificatori, un impiegato, anche con un po’ di imbarazzo mi dice che il conto corrente su cui andrebbe pagata la multa non risulta più attivo. Insomma, è stato chiuso. Mi ha anche detto: guardi tante persone sono venute e come lei rimaste incredule. Per pagare deve andare dai vigili urbani. E così sono andato dalla polizia locale che però, per questi servizi, è aperta due giorni alla settimana. E se uno non può andare cosa fa? Tra l’altro bisogna anche sperare che il tagliando sia stato inserito nel sistema altrimenti la multa non risulta e dunque non può essere pagata». E i famosi cinque giorni vanno a farsi benedire.
Ma è davvero possibile che a Latina succeda questo? Stando alla mole di persone che ci hanno segnalato il problema, assolutamente sì. In sostanza gli ausiliari del traffico che da quanto è entrato in vigore il nuovo piano parcheggi hanno la facoltà di elevare le multe, non sono dotati di strumenti digitali per stamparle, ma le scrivono a mano lasciando una copia sul parabrezza dell’auto del multato. Quella multa viene poi mandata alla polizia locale e caricata sul sistema telematico ma chiaramente si perdono alcuni giorni facendo così. Col rischio, se la multa arriva di sabato, che trascorrano i famigerati 5 giorni nei quali il cittadino ha diritto a poter pagare senza aggravi la contravvenzione.
È del tutto evidente che quella multa, in questo modo, può anche essere impugnata e contestata dal cittadino e non pagata. Non certo il massimo per un Comune come quello di Latina che deve recuperare il più possibile entrate economiche anche dalle contravvenzioni.