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Cronaca

Ovuli di cocaina nell’intestino, una consegna a metà

Tra le ipotesi al vaglio degli investigatori anche quella che prima di chiedere aiuto al 118 il 30enne di origini colombiane possa aver recuperato altri involucri ingeriti

Era ricercato su mandato europeo per rapina e furti, la Polizia lo blocca ad Aprilia

C’è un sospetto, forte, ed è riferito al numero degli ovuli che il giovane uomo colombiano avrebbe ingerito e quindi trasportato fino ad Aprilia. Non sembrano convincere infatti, le dichiarazioni del 30enne finito prima al pronto soccorso dell’Ospedale Città di Aprilia e poi trasferito per essere operato d’urgenza presso il Goretti di Latina. Non sembrano convincere né le dichiarazioni in merito al suo arrivo e ai suoi spostamenti prima di essere soccorso mentre, riverso a terra, lamentava dolori lancinanti, né quelle sull’effettivo numero di droga che avrebbe trasportato all’interno del proprio corpo.

E’ infatti sempre più forte il sospetto che non siano solo i tre involucri recuperati durante un delicato intervento chirurgico che ha portato anche all’asportazione di una parte dell’intestino, quelli ingeriti. Anzi. Non si escluderebbe anche la possibilità che prima di accusare il grave blocco intestinale, l’uomo stesse evacuando altri ovuli e che sia andato tutto bene fino a quando uno dei tre rimanenti non è rimasto incastrato in una delle anse. Da qui il blocco e, probabilmente, la paura per gli altri soggetti a cui certamente la droga era destinata, di ritrovarsi con una emergenza che li avrebbe messi nei guai. Da qui sarebbe maturata la decisione di lasciare il corriere al proprio destino. Potrebbero addirittura accompagnato sul luogo in cui è stato soccorso proprio per allontanarlo dall’abitazione o dal rifugio. Si tratta naturalmente di una serie di ipotesi che non possono essere escluse e che probabilmente sono al vaglio degli agenti del Commissariato di Aprilia che indagano sul caso.

Avrebbero infatti già ascoltato il 30enne colombiano mentre attendeva di essere sottoposto all’intervento chirurgico e avrebbe già fornito una sua versione delle ore precedenti al suo soccorso in strada alle porte della città. A chiedere l’intervento del 118 infatti, sarebbe stato un passante che lo ha notato contorcersi dal dolore, da solo, accasciato a terra. Si è avvicinato e ha capito che il giovane uomo aveva bisogno di aiuto. E così ha chiesto al 118 di inviare un’ambulanza. Adesso, fuori pericolo, il 30enne è in stato di arresto e piantonato in ospedale in attesa di comparire davanti a un giudice.

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