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Il caso

Acqua, l'Egato replica a Cusani: "Inerzia? No, seguite le regole"

L’ingegner Bernola della segreteria tecnica ha inviato una risposta alla Regione Lazio sulla richiesta di commissariamento

Acqua, l'Egato replica a Cusani: "Inerzia? No, seguite le regole"
Inerzia? Ma quando mai. È il responsabile della segreteria tecnica dell’Ato 4 Umberto Bernola a rispondere, indirettamente, al sindaco di Sperlonga Armando Cusani circa l’accusa di inerzia da parte dell’autorità d’ambito nell’approvazione del nuovo piano tariffario. "Le tariffe approvate secondo le regole" è la sintesi della lettera recapitata ieri dalla segreteria tecnica alla Regione Lazio.

L’istanza del sindaco di Sperlonga Armando Cusani  chiede il  commissariamento dell’Egato 4 per “palese inerzia” e presunti rischi di default finanziario per Acqualatina. Con una nota inviata il 10 settembre alla Regione Lazio e firmata dal dirigente Umberto Bernola, l’Egato 4 respinge al mittente le accuse, chiarendo che la procedura per l’approvazione della proposta tariffaria 2024-2029 è stata condotta "in perfetta aderenza alle disposizioni regolatorie vigenti".

Il nodo della vicenda riguarda i tempi di trasmissione della documentazione ad Arera, l’Autorità nazionale di regolazione. L’Egato spiega che il gestore Acqualatina non aveva consegnato gli atti entro la scadenza del 30 ottobre 2024, come previsto dalla normativa, ma solo successivamente, e peraltro a seguito di una diffida formale con l’avvertimento di applicazione della tariffa d’ufficio. "Pertanto – scrive Bernola – il ritardo dell’approvazione delle tariffe non è imputabile all’Ente, ma a uno specifico inadempimento del gestore".

Altro punto cruciale riguarda l’entità degli aumenti tariffari. Acqualatina aveva proposto un incremento medio del 6% annuo, ma l’Egato ha approvato un aumento più contenuto, pari al 3,5% per ciascun anno fino al 2029. Una scelta, viene spiegato, dettata dalla necessità di contemperare gli interessi del gestore con quelli degli utenti, senza pregiudicare la capacità di investimento del sistema idrico.

La lettera evidenzia inoltre il quadro degli interventi programmati: il piano 2024-2029 prevede investimenti per 271 milioni di euro, quasi il doppio rispetto ai 139 milioni della precedente programmazione (MTI-3). Di questi, grazie all’apporto di contributi pubblici e del FoNI (Fondo nuovi investimenti), solo il 24% resterà effettivamente a carico del gestore, contro il 31% del precedente ciclo. Un dato che, sottolinea l’Ente, smentisce la narrazione di uno squilibrio insostenibile per Acqualatina.
In conclusione, l’Egato 4 ribadisce di aver operato nel rispetto della normativa e ricorda che le tariffe approvate sono provvisorie, in attesa del via libera definitivo da parte di Arera, unico organismo competente a esprimersi in materia. "Le istanze del gestore – si legge nella nota – sono già al vaglio dell’Autorità, che resta l’unico soggetto titolato a intervenire con l’approvazione tariffaria finale".

Il caso, tuttavia, rischia di alimentare ulteriori tensioni tra i Comuni, molti dei quali hanno già sollevato dubbi sulla sostenibilità del servizio e sulla gestione degli investimenti.  

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