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Il fatto

Acqualatina, assemblea dei soci rinviata: ora un percorso comune

 Intanto Stefanelli invita gli enti a pagare il dovuto al gestore che ha anticipato soldi per fare le opere sulle reti 

Acqualatina, assemblea dei soci rinviata: ora un percorso comune
L’assemblea straordinaria di Acqualatina sull’aumento di capitale, inizialmente prevista per oggi, è stata rinviata al 31 ottobre in prima convocazione e al 5 novembre in seconda. La decisione è arrivata dal Consiglio di amministrazione dopo le richieste avanzate da alcuni sindaci dell’Egato4, che hanno sollecitato più tempo per valutare le prospettive e le azioni necessarie al risanamento.

Al centro del dibattito resta la tensione finanziaria della società, evidenziata già nel bilancio 2024 e illustrata ai soci nella relazione del primo agosto scorso. Una situazione che impone scelte strategiche immediate per salvaguardare la tenuta economica del gestore idrico e, al tempo stesso, assicurare ai cittadini la continuità di un servizio essenziale.

In una nota inviata ai soci, l’amministratrice delegata Patrizia Vasta ha sottolineato la necessità di avviare «un processo dialettico e decisionale che porti a soluzioni concrete». Il rinvio, secondo Vasta, deve servire a costruire un percorso condiviso, basato su responsabilità e cooperazione, con l’obiettivo di garantire stabilità e prospettive di crescita.

Il rinvio dell’assemblea segna dunque un passaggio decisivo: il tempo guadagnato dovrà tradursi in un confronto vero, capace di tenere insieme interessi dei soci e necessità della collettività, in un contesto delicato che tocca da vicino i cittadini e la qualità della vita quotidiana.

Stefanelli: aiutare la società a recuperare i fondi dovuti
Un appello diretto ai consiglieri regionali, per chiedere un intervento immediato sulla liquidazione di fondi già rendicontati e spettanti ad Acqualatina. Lo ha lanciato il presidente dell’Ato4, Gerardo Stefanelli, con una lettera inviata in queste ore alla Regione Lazio. Al centro della questione ci sono oltre 11 milioni di euro anticipati negli anni scorsi dal gestore del servizio idrico integrato per la realizzazione di opere pubbliche, finanziate con fondi regionali, nazionali ed europei. Opere concluse e rendicontate, per le quali però l’erogazione delle risorse non è ancora avvenuta.
«L’attesa per la liquidazione di questi finanziamenti rischia di compromettere la stabilità economico-finanziaria della società – scrive Stefanelli – e di generare pesanti ripercussioni sulla gestione del servizio idrico integrato nella provincia di Latina». Da qui la richiesta ai consiglieri regionali di farsi parte attiva presso le istituzioni competenti affinché i fondi vengano sbloccati al più presto. Secondo il presidente dell’Ato4, questa operazione è «determinante per consentire ad Acqualatina di superare l’attuale fase di difficoltà e continuare a garantire il servizio con adeguati livelli di efficienza e qualità».

L’appello alla politica
Il presidente conclude la sua nota confidando «nell’attenzione e sensibilità che i consiglieri regionali vorranno riservare a questa vicenda», richiamando tutti a una collaborazione istituzionale necessaria per salvaguardare un servizio pubblico essenziale come quello dell’acqua. Una presa di posizione che mette ancora una volta al centro della scena il tema della gestione idrica in provincia di Latina, tra esigenze di investimenti, sostenibilità economica e tutela dei cittadini. 

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