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Il fatto

Egato 4, la Regione dice no al commissariamento

Bocciata la richiesta avanzata dal sindaco di Sperlonga Armando Cusani

Egato 4, la Regione dice no al commissariamento

La Regione Lazio ha chiuso la porta all’ipotesi di commissariamento dell’Ato 4 di Latina in merito alla predisposizione tariffaria del servizio idrico. È stata la Direzione regionale Lavori Pubblici e Infrastrutture a chiarirlo con una nota formale, respingendo la richiesta avanzata dal Comune di Sperlonga che aveva segnalato la presunta mancata approvazione delle tariffe entro il termine del 31 ottobre 2024. Nella risposta, inviata al Comune, al presidente dell’Ente di Governo d’Ambito e alla Segreteria Tecnico Operativa, la Regione ha ribadito che non esistono i presupposti giuridici per esercitare poteri sostitutivi, sottolineando come la competenza in materia di tariffe non appartenga all’amministrazione regionale ma agli organi dell’Ato e all’Autorità nazionale di regolazione.

Secondo la normativa di riferimento, infatti, la determinazione delle tariffe e la gestione complessiva del servizio idrico integrato sono di esclusiva competenza dell’Ente d’Ambito e dell’Arera, l’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente. Alla Regione spetta solo un ruolo di vigilanza, senza alcuna possibilità di intervenire direttamente sui procedimenti amministrativi in corso. La Direzione ha inoltre ricordato che i poteri sostitutivi previsti dal decreto legislativo 152 del 2006, il cosiddetto Codice dell’Ambiente, possono essere esercitati soltanto in circostanze precise: in caso di inadempienze del gestore che compromettano la tutela della risorsa idrica o dell’ambiente, se i Comuni non trasferiscono le infrastrutture idriche al gestore o ancora se l’Ente di Governo non approva il Piano d’Ambito. Nessuna di queste condizioni, viene rimarcato, riguarda la vicenda sollevata dal Comune di Sperlonga.

A supportare questa posizione è anche la ricostruzione fornita dalla Segreteria Tecnico Operativa dell’Ato 4 che, con una nota dello scorso 10 settembre, ha confermato il regolare svolgimento dell’iter per l’approvazione della tariffa relativa al periodo 2024-2029. Una ricostruzione che ha rafforzato la valutazione della Regione, portandola a considerare infondate le accuse di inerzia e a ribadire che il percorso tariffario rimane nelle mani dell’Ente d’Ambito. Non ci sono dunque i presupposti, ha chiarito la Direzione, per l’eventuale nomina di un commissario ad acta.

Il documento regionale porta la firma del direttore Luca Marta, del dirigente Nicola Marcucci e del responsabile del procedimento Enrico Mascioli e rappresenta un punto fermo in una vicenda che negli ultimi mesi aveva alimentato un acceso dibattito sul ruolo degli enti e sulla gestione del servizio idrico. Per il Comune di Sperlonga, che aveva sollevato la questione, la decisione della Regione significa che ogni passaggio relativo alle tariffe resta di competenza dell’Ato 4, chiamato a gestire un tema particolarmente delicato per i cittadini della provincia, da anni al centro di discussioni e polemiche per i costi e la qualità del servizio.

La vicenda si inserisce in un contesto più ampio in cui la gestione dell’acqua continua a rappresentare uno dei temi più sensibili per i territori pontini.

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