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Il fatto

Rapina a colazione, fissato il processo per un 23enne

L'imputato insieme ad un complice aveva minacciato due minori, uno costretto a dargli la Postepay

Rapina a colazione, fissato il processo per un 23enne

Giudizio immediato e processo tra pochi giorni per il prossimo 15 ottobre nei confronti di un giovane di origine tunisina di 23 anni accusato di aver rapinato due minori di cui uno di origine indiana,  nella zona del centro commerciale Latina Fiori. I fatti contestati sono avvenuti lo scorso marzo e la risposta investigativa da parte della Polizia  era stata immediata. Il giovane era stato arrestato nell’ambito di un'indagine lampo condotta dagli agenti della Questura.  

In base a quanto è emerso, S.M., queste le sue iniziali, insieme ad un complice, il cui iter processuale è stato diverso, è accusato oltre che di rapina aggravata, l’importo è di 8 euro, anche di utilizzo indebito di carte di credito. La vittima - secondo quanto ipotizzato - sarebbe stata costretta a pagare la colazione ai due indagati. Il via con la prima udienza davanti al Collegio penale presieduto dal giudice Gian Luca Soana tra pochi giorni. L’imputato è difeso dagli avvocati Emanuele Farelli e Silvia Perciballe e attualmente è detenuto in carcere.

E’ stato il pubblico ministero Simona Gentile a chiedere il giudizio immediato. Nel corso dell’interrogatorio davanti al gip i due giovani avevano negato le accuse. L’attività investigativa che aveva portato all’arresto, era stata condotta da Squadra Volante e Squadra Mobile. Nel corso dell’interrogatorio davanti al giudice Laura Morselli i due indagati avevano respinto gli addebiti.

Una delle vittime - in base a quanto è emerso e secondo la ricostruzione degli investigatori - mentre  era insieme ad altri connazionali è stata avvicinata dai due tunisini, spintonata e minacciata con un coltello e sarebbe stata costretta a consegnare il portafogli e un telefono cellulare e con la Postepay hanno pagato la consumazione di poco prima al bar. I detective della Questura di Latina per risalire ai due giovani avevano visionato anche i filmati dell’impianto di videosorveglianza e dai vestiti erano anche molto riconoscibili gli indagati.  Sono stati gli agenti a rintracciare a poca distanza da dove sono avvenuti i fatti uno dei due giovani che sono stati portati in Questura per tutti gli accertamenti e poi nella casa circondariale di via Aspromonte a Latina. 

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