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Nuova tensione alla IBI: licenziamenti rinviati e nuove assunzioni accendono la protesta

I lavoratori denunciano scelte contraddittorie e mancanza di chiarezza: “Non si può parlare di esubero e poi assumere. Serve trasparenza e una strategia reale di rilancio”

Nuova tensione alla IBI: licenziamenti rinviati e nuove assunzioni accendono la protesta

La vertenza IBI di Aprilia si riaccende con nuove tensioni tra i lavoratori, a seguito di scelte aziendali che sollevano forti perplessità. Dopo aver annunciato licenziamenti per esubero, la dirigenza ha deciso di rinviarli alla fine dell’anno, collocando nel frattempo i dipendenti coinvolti in cassa integrazione straordinaria. Parallelamente, l’azienda ha avviato nuove assunzioni a tempo determinato, impiegando personale in mansioni analoghe a quelle dei lavoratori sospesi.

Una strategia che, secondo molti, appare incoerente e priva di una reale visione industriale. “Non si può parlare di esubero e poi assumere. È una gestione che sembra più orientata alla flessibilità estrema che a una riorganizzazione produttiva,” commentano fonti interne.

A preoccupare ulteriormente è l’assenza degli organi competenti, che non sono intervenuti per verificare la correttezza delle procedure né per garantire il rispetto delle normative.

Secondo i lavoratori, la dirigenza aziendale non è all’altezza della situazione: mancano trasparenza, dialogo e una strategia chiara. Le scelte adottate sembrano dettate da logiche di contenimento dei costi, piuttosto che da un piano di rilancio industriale.
In mancanza di una visione credibile, cresce il timore che la flessibilità venga usata come strumento di precarizzazione, anziché come leva per il rilancio.

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