Il fatto
27.10.2025 - 07:30
Per ora è ristretto in carcere in regime di alta sicurezza, per effetto della custodia cautelare applicata nell’ambito dell’inchiesta della Dda di Roma sulla presunta associazione per delinquere dedita al traffico di stupefacenti che avrebbe creato e gestito, ma nel caso in cui dovesse tornare in libertà Massimiliano Del Vecchio sarà sottoposto alla sorveglianza speciale.
Lo hanno deciso i giudici della terza sezione penale del Tribunale di Roma specializzati in misure di prevenzione, prima della sua cattura in Spagna, accogliendo la richiesta dell’allora pubblico ministero Luigia Spinelli della stessa Direzione Distrettuale Antimafia, ora procuratore aggiunto di Latina con funzioni di capo, sulla base degli approfondimenti compiuti dai carabinieri del Nucleo investigativo di Latina diretti dal tenente colonnello Antonio De Lise. Il provvedimento è stato adottato alla luce della propensione a delinquere mostrata dal fondano di 42 anni diventato uno dei trafficanti di droga più importanti e influenti del territorio pontino. Ma soprattutto la misura di prevenzione sarà anche uno strumento per tenerlo d’occhio in maniera costante e prevenire le circostanze nelle quali, più di un anno fa, era riuscito a rendersi irreperibile fino a diventare latitante quando la magistratura aveva spiccato un mandato di arresto internazionale nei suoi confronti.
Insomma, la sorveglianza speciale della durata di tre anni, non sovrapponibile con le altre misure restrittive della libertà personale come custodie cautelari e altri obblighi, servirà per evitare quelle condizioni che gli sono risultate favorevoli quando è scappato all’estero per evitare la cattura, consapevole che le sue condotte erano oggetto di indagine. Anzi, la sua capacità di nascondersi per tutto questo tempo, trovando supporto logistico in Spagna per la latitanza con una notevole disponibilità di denaro contante, non ha fatto altro che sottolineare la sua caratura criminale. Quindi una volta estradato e atterrato a Roma, per effetto della sua cattura a Barcellona a fine agosto, Del Vecchio è stato raggiunto dai carabinieri di Latina per la notifica della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza emessa nel periodo in cui era latitante, con la quale gli viene imposto di non frequentare pregiudicati, ma gli vengono imposti anche gli obblighi di non lasciare il Comune di residenza e di non uscire di casa tra le ore 21 e le 6:30. Insomma, una limitazione della libertà personale che gli impedirà di allontanarsi dall’Italia come ha fatto in precedenza, rendendosi irreperibile al momento dell’arresto.
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