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Morti nella Rsa a Cori, rinviati a giudizio

La decisione del gup Cortegiano. Cinque gli anziani deceduti. Accusa: omicidio colposo

Morti nella Rsa a Cori, rinviati a giudizio

Cinque persone erano morte nella Rsa di Cori durante il Covid. Sono stati rinviati a giudizio per il 12 ottobre del 2026 davanti al giudice monocratico Eugenia Sinigallia gli imputati accusati di omicidio colposo. Lo ha deciso il gup Barbara Cortegiano al termine dell"udienza preliminare che si è conclusa oggi 28 ottobre in Tribunale a Latina. Nel corso dell'ultimo atto il pm Giuseppe Aiello ha chiesto il rinvio a giudizio per gli imputati.

Le indagini erano state coordinate dal pm Martina Taglione, secondo i riscontri raccolti cinque ospiti della Rsa di Cori sono morti durante il Covid e la Procura contesta l'omicidio colposo nei confronti degli imputati che sono al vertice della struttura sanitaria. Come è emerso nel corso delle indagini le morti sono state registrate: il 3, l’11, il 21 ed il 22 novembre del 2020 e un altro caso era stato accertato il 13 febbraio 2021. Sempre secondo quanto contestato gli anziani avrebbero contratto il Covid nella Rsa e poi sono morti.

Nel capo di imputazione contestata la condotta colposa alla direttrice sanitaria e al responsabile legale della società che avrebbero violato sia le disposizioni della Regione Lazio che del Governo. Sono in tutto dodici le parti offese che si sono costituite parte civile assistite dagli avvocati Alessandro Marfisi e Riccardo Amadei.

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