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Il fatto

Avvocata aggredita durante lo sgombero

Alba Marteddu era intervenuta per assistere una cliente proprietaria di un immobile occupato: costretta a rifugiarsi in auto dopo l’aggressione dell’abusivo

Avvocata aggredita durante lo sgombero

Un avvocato di Priverno è stato aggredito per il suo zelo. Ha infatti dell’incredibile quello che si è trovata a vivere lo scorso 25 ottobre l’avvocato Alba Marteddu che è intervenuta sulla proprietà di una sua assistita per tutelarne gli interessi, ritrovandosi costretta a chiamare i Carabinieri per evitare complicazioni maggiori alla sua stessa persona e alla sua assistita. Assistita per la quale la dottoressa Marteddu ha curato un causa petitoria per riavere indietro un immobile per il quale il tribunale ha emesso una sentenza esecutoria lo scorso mese di marzo.

A seguito di tale causa, è stato nominato un ufficiale giudiziario con cui il 7 agosto 2025 è stato attuato un primo tentativo di rientro in possesso della villetta in questione. L’occupante ha chiesto ulteriore tempo per cercare una nuova locazione. Il 16 settembre, data concordata insieme, la stessa occupante, destinataria dell’ordinanza esecutiva, ha chiesto ulteriore margine in quanto in attesa della concessione di un mutuo con cui acquisire un altro immobile. È stata quindi fissata una nuova scadenza nel frattempo che avrebbe cominciato a liberare la casa.

Lo sgombero è cominciato lo scorso 16 settembre, suddiviso in più giornate. Le chiavi sono stare riconsegnate alla proprietaria che ha acconsentito a concedere l’accesso a richiesta per permettere il trasloco. Lo scorso 25 ottobre, in quella che doveva essere l’ultima tappa di questo sgombero, è accaduto l’imponderabile. È la Marteddu a raccontare: «vicini di casa hanno avvisato che non solo degli operai incaricati stavano svuotando un locale tecnico dove erano custoditi degli attrezzi, ma che avevano anche smurato per portarselo via il portone blindato d’ingresso, gli infissi e addirittura gli impianti dai muri. Mi sono precipitata sul posto intimando ai presenti a fermarsi. L’appello non solo non è stato accolto sono stata vittima di un’aggressione verbale e oggetto di minacce tanto da costringermi a rifugiarmi in auto e a chiamare il 112 Numero Unico per le Emergenze. Prima dei soccorritori sul posto è arrivata al proprietaria dell’immobile che è stata anche lei aggredita non solo verbalmente ma anche con percosse. A quel punto sono quindi arrivati i Carabinieri e il personale Sanitario che ha prestato soccorso mentre le Forze dell’Ordine hanno riportato la situazione alla calma. La proprietaria ha potuto richiudere alla meno peggio la sua proprietà considerando l’asportazione ormai avvenuta degli infissi».

L’avvocatessa, dopo essere stata sedata dallo stato di agitazione in cui il personale 118 l’ha trovata ha potuto far ritorno a casa convinta che la storia fosse chiusa lì. La sera però si è aggiunto un capitolo ulteriore con la figlia che è stata inseguita mentre era alla guida della sua auto. Le azioni in questioni saranno ora esposte sia al Consiglio dell’Ordine degli Avvocati che ai Carabinieri dalla stessa avvocato Marteddu che è ancora in stato di stress e che già nel 2014 era stata oggetto di ritorsioni per via della sua professione. In quella circostanza per non farla presentare in Tribunale a difesa di un suo assistito, vide due sue auto esplodere davanti casa proprio nelle nottate precedenti alle udienze del caso.

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