Il fatto
05.11.2025 - 19:10
Doveva essere un lieto fine da manuale, uno di quelli che scalda il cuore e che sui social, ormai diventati il primo avamposto per ritrovare gli animali smarriti, finisce per fare il giro del web a suon di like e commenti commossi. Invece si è trasformato in una lite, con tanto di spintoni e un guinzaglio che sarebbe stato usato come una frusta. Una situazione che ha necessitato anche dell’intervento di un’ambulanza. È la paradossale storia con al centro una cagnolina trovata sul ciglio della strada. Tutto è accaduto nelle scorse ore lungo la provinciale per Latina, nella zona di Cerciabella, nel territorio di Cisterna di Latina. Una donna, infatti, nota una piccola cagnolina che vaga smarrita e spaventata sul ciglio della via, probabilmente fuggita da qualche giardino. La donna non riuscendo a capire l’abitazione del proprietario decide di poterla con sé e, come accade ormai di frequente, fa partire il “tam tam” social con un appello. Sul gruppo Facebook Animali smarriti: «Trovato cagnolino femmina, in strada, stava per essere investita da camion, non abbiamo se il microchip, adesso lo porteremo dal veterinario, per vedere, cercasi il proprietario zona Cerciabella».
La macchina della solidarietà digitale si mette in moto, ma le difficoltà nel rintracciare il proprietario aumentano dopo la scoperta dal veterinario: la cagnolina non ha il microchip di riconoscimento. Nonostante questo ostacolo, grazie alla rete, i proprietari vengono infine rintracciati. Sembra l’epilogo felice della storia e invece all’incontro invece degli abbracci di ringraziamento, scoppia la lite. La discussione, stando a quanto ricostruito dalle diverse versioni che circolano, divampa immediatamente sulla questione del microchip mancante. La donna che ha trovato il cane, avrebbe rimproverato la padrona per questa mancanza e, a quanto sembra, si sarebbe rifiutata di restituire la cagnolina se non fosse stata regolarizzata. La proprietaria, dal canto suo, avrebbe reagito rispondendo a tono e chiedendo la restituzione della cagnolina. È qui che la lite verbale avrebbe preso una piega fisica, sebbene le ricostruzioni dei testimoni siano, come spesso accade, contrastanti e da prendere con le dovute precauzioni. Secondo una prima versione, riportata in un post social, la persona che ha trovato il cane sarebbe stata aggredita: «E’ stata aggredita sia verbalmente, che fisicamente con calci e pugni, è stata sbattuta contro la vetrina, è intervenuta l’ambulanza, perché si sentita male, oltretutto e stata minacciata». Ma c’è un’altra campana che ricostruisce una dinamica completamente ribaltata: «Una cagnolina è scappata alla padrona e chi l’ha trovata non voleva restituirla alla proprietaria ed è nata una colluttazione verbale e la donna l’ha frustata col guinzaglio due volte ma la signora non ha reagito e ora sta facendo la vittima». Quale sia la verità non sta a noi stabilirlo. Quel che è certo è che la lite è degenerata al punto da rendere necessario l’intervento di un’ambulanza. La donna che ha trovato il cane ha annunciato che presenterà una formale denuncia, lasciando intendere che per lei la vicenda è ben lontana dall’essersi conclusa.
Una storia che doveva parlare di amore per gli animali e si è risolta in uno scontro rusticano.
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