Cronaca
07.11.2025 - 14:00
Chiusura immediata e forzata per tre mesi per una nota struttura ricettiva del capoluogo: l'Albergo Bellavista, situato in via delle Medaglie d'oro n.7, è stato sanzionato con un'ordinanza dirigenziale del Comune di Latina, emessa lo scorso 6 novembre 2025, a causa di gravi e reiterate carenze nel rispetto delle normative di sicurezza e antincendio.
Il provvedimento, che impone l'interruzione immediata dell'attività alla società Domus Culta Romae, è scaturito da un lungo iter iniziato con i sopralluoghi del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco. Già in data 16 aprile 2025, i controlli avevano evidenziato una lista di irregolarità allarmanti che compromettevano la sicurezza degli ospiti e dei lavoratori.
Tra le carenze più gravi riscontrate vi era l'assenza della SCIA antincendi (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) prevista dal D.P.R. n. 151/2011, fondamentale per le strutture ricettive. A questo si aggiungeva l'allarme per l'ostruzione parziale di una via di esodo al piano terra, un guasto al pannello di controllo dell'impianto di allarme e la presenza di scatole di derivazione dell'impianto elettrico prive di placche di chiusura, con cavi elettrici a vista. Inoltre, la documentazione interna era obsoleta: le planimetrie di emergenza non erano conformi alla configurazione reale dei locali, così come la valutazione del rischio incendio.
A seguito del primo riscontro negativo, il Dipartimento comunale aveva diffidato la struttura, assegnando un termine per la regolarizzazione. Sebbene la legale rappresentante avesse comunicato a fine giugno l'eliminazione delle irregolarità e la trasmissione di una nuova SCIA antincendio, un successivo e decisivo sopralluogo effettuato dai Vigili del Fuoco il 31 ottobre 2025 ha determinato la bocciatura definitiva.
Il Comando ha infatti comunicato al Comune che non sussistono le condizioni per la prosecuzione dell'attività, rendendo di conseguenza priva di efficacia la SCIA presentata.
In applicazione della Legge Regionale, il Dirigente ha quindi disposto l'immediata chiusura per tre mesi della struttura. L'unica via d'uscita anticipata dalla sanzione è il ripristino totale e certificato di tutte le condizioni di sicurezza richieste dalle normative. La struttura ha ora la possibilità di presentare ricorso amministrativo entro trenta giorni o ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale entro sessanta giorni dalla notifica dell'ordinanza.
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