E' iniziato il processo per lo spaccio alle case Arlecchino che vede imputati i fratelli Mattia e Yuri Spinelli, ritenuti leader della piazza di spaccio, e poi i fratelli Ernesto e Fabio Bevilacqua, questi ultimi due sono agli arresti domiciliari a seguito dell'arresto scattato nell'operazione dei Carabinieri che nel febbraio scorso aveva portato proprio alle case Arlecchino.
In quell’occasione gli uomini dell’Arma con personale in borghese del Nucleo Investigativo provinciale e della Sezione Operativa della Compagnia di Latina avevano eseguito un controllo nella zona tra via Guido Rossa e via Bachelet e durante un appostamento avevano notato una Fiat Panda con due giovani a bordo.
A quel punto era arrivato un ragazzo che aveva scambiato qualcosa con il passeggero della Panda e i militari avevano bloccato l’ultimo arrivato che era stato trovato in possesso di due dosi di crack. I due ragazzi con l’utilitaria avevano lasciato la vettura per scappare a piedi e in un secondo momento era scattato il controllo in casa dei due fratelli, residenti proprio in un appartamento di via Guido Rossa, sgomberato nei giorni scorsi. Il collegio difensivo è composto dagli avvocati Gaetano Marino, Massimo Frisetti, Marco Nardecchia. Era stato il giudice Laura Morselli a disporre il rinvio a giudizio lo scorso luglio.
Presentata dalla difesa un'istanza di scarcerazione per i fratelli Bevilacqua. Ieri in occasione dell'inizio del processo, accolta dal giudice la richiesta di acquisire gli atti del fascicolo con la rinuncia ai testimoni e hanno deposto i fratelli Bevilacqua. L'udienza alla fine è stata rinviata al 9 dicembre quando non è escluso che possa concludersi.