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Il caso

Crac Terme di Fogliano, reati prescritti per Carabot, D'Amico e Loreti

Erano accusati di bancarotta semplice, per gli altri imputati il processo prosegue

Crac Terme di Fogliano, reati prescritti per Carabot, D'Amico e Loreti

Non doversi procedere e resto estinto per intervenuta prescrizione per tre imputati del processo per la bancarotta delle Terme di Fogliano. È quello che ha deciso oggi il Collegio Penale del Tribunale di Latina - presieduto dal giudice Elena Nadile - nei confronti di tre imputati per il crac della spa. Escono definitivamente dal processo: Salvatore D'Amico, Vincenzo Loreti, Luigi Natalino Carabot, sono difesi dagli avvocati Gianni Lauretti, Maurizio Forte, Renato Archidiacono, Luca Giudetti, Silvia Siciliano. Erano accusati di bancarotta semplice.

Secondo l'inchiesta condotta all'epoca dei fatti dal pm Claudio De Lazzaro, gli undici imputati a vario titolo avrebbero determinato la fine della spa dichiarata fallita dal Tribunale a dicembre 2017. Era stato il gup Barbara Cortegiano un anno fa a disporre il giudizio per ex presidenti, consiglieri di amministrazione e revisori dei conti nei cui confronti vengono contestati a vario titolo i reati di bancarotta semplice, bancarotta fraudolenta per dissipazione. Il processo che oggi si è aperto, per gli altri imputati riprende il 21 aprile.

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