Il fatto
20.11.2025 - 13:01
Il giudice per le indagini preliminari Paolo Romano ha rigettato la richiesta di applicazione della misura cautelare in carcere per Costantino Di Silvio detto Cha Cha per le violazioni della sorveglianza speciale con obbligo di dimora a Latina, documentate da Carabinieri e Polizia nei mesi scorsi. L’ordinanza a firma del gip è stata notificata stamattina, ma la decisione è stata assunta a margine dell’interrogatorio preventivo di martedì.
Ha prevalso quindi la linea difensiva degli avvocati Gaetano Marino e Massimo Frisetti, legali di fiducia del 58enne. A differenza di quanto sostenuto dal pubblico ministero, il giudice non ha ravvisato l’abitualità degli incontri con alcuni pregiudicati che vengono contestati a Cha Cha, ovvero non sono stati documentati contatti stabili che potrebbero configurare l’associazione abituale vietata dalla misura di prevenzione. Al tempo stesso i tre casi in cui Costantino Di Silvio è stato sorpreso alla guida di un’auto, sprovvisto della patente revocata proprio nell’ambito della sorveglianza, sono violazioni che il giudice ritiene insussistente la fattispecie di reato, punibile con un aggravamento della misura.
Il Tribunale ha ravvisato invece gravi indizi di colpevolezza per il mancato rispetto dell’obbligo di rientrare in casa alle ore 21 documentato un quarto d’ora dopo dalla Polizia il primo giorno di sorveglianza speciale, ma in assenza di altre violazioni analoghe documentate, questo unico caso non giustifica l’applicazione della misura cautelare. In ogni caso per tutte le violazioni compiute e contestate dalle forze di polizia, Costantino Di Silvio sarà giudicato dal Tribunale e potrebbe rischiare un aggravamento del periodo di applicazione della sorveglianza speciale, inizialmente fissato in due anni.
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