Il caso
20.11.2025 - 14:30
A poche ore dalla manifestazione annunciata per questa sera in via Don Morosini, a Latina, sale la tensione politica attorno all’iniziativa promossa dal Comitato Remigrazione e Riconquista, che da settimane denuncia degrado e insicurezza nella zona. L’evento, previsto per le 20, si svolgerà in un’area caratterizzata dalla presenza di senza fissa dimora e persone migranti, ed è proprio questo uno dei punti più contestati dal Partito Democratico, che ieri ha diffuso un comunicato molto duro.
Il Gruppo PD Latina, con una lettera ufficiale inviata alla Sindaca, esprime “forte preoccupazione” per il linguaggio utilizzato nella promozione dell’iniziativa, dove compaiono espressioni come “zone ostaggio di immigrati”, “riprenderci ogni spazio”, “riconquista”. Toni giudicati conflittuali e potenzialmente idonei – secondo i dem – a creare tensione sociale e a generare paura nelle fasce più fragili della popolazione, in particolare migranti e senza dimora.
Per questo, il PD ha chiesto alla prima cittadina un intervento immediato su quattro fronti: chiarimenti sui rapporti dell’Amministrazione con gli organizzatori; una presa di distanza istituzionale rispetto ai toni della manifestazione; misure di sicurezza preventive con le forze dell’ordine; l’attivazione del Servizio di Pronto Intervento Sociale con l’unità mobile per monitorare la situazione.
Durissimo il commento dei consiglieri Valeria Campagna e Leonardo Majocchi, secondo cui la sicurezza “non si costruisce alimentando narrazioni di riconquista e indicando categorie sociali come bersaglio”, accusando i comitati di “speculare con slogan” su temi che richiederebbero invece politiche pubbliche strutturate.
Il comitato Remigrazione e Riconquista, però, respinge le accuse al mittente e conferma la manifestazione serale. In una nota diffusa nel pomeriggio, parla di una posizione del PD “surreale”, sostenendo che chi vive nella zona conosce bene “gli episodi di violenza e criminalità legati all’immigrazione”, che sarebbero “all’ordine del giorno”.
Gli organizzatori rivendicano la legittimità della protesta e invitano a partecipare “tutti gli italiani che non si sono ancora arresi”, definendo la loro iniziativa come una risposta a un quartiere “abbandonato al degrado”.
Sul piano operativo, resta ora da capire quali misure di sicurezza accompagneranno la manifestazione, considerato l’orario e la delicatezza dell’area scelta. Le richieste del PD alla Sindaca mirano proprio a prevenire possibili tensioni, mentre il comitato insiste per portare avanti la protesta senza arretrare.
Stasera, dunque, via Don Morosini diventa il teatro di una frattura politica e sociale che attraversa non solo il quartiere, ma l’intera città. Un banco di prova per la tenuta della convivenza civile e per la capacità dell’amministrazione di governare una fase ad alta sensibilità.
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