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Il caso

Via Don Morosini, cittadini contro il Comune: “Promesse tradite, il degrado è ancora tutto lì”

Dopo l’intervento annunciato dall’amministrazione l’8 novembre, nessuna pulizia stabile né rimozione dei manufatti. “Viviamo nel cuore della città ma in condizioni indegne”.

Viale Don Morosini, cittadini contro il Comune: “Promesse tradite, il degrado è ancora tutto lì”

Via don Morosini a Latina

I residenti e i commercianti di Via Don Morosini tornano a far sentire la propria voce. E lo fanno con una nota durissima indirizzata al sindaco Matilde Celentano, in cui denunciano il mancato rispetto degli impegni presi durante l’incontro ufficiale del 31 ottobre in Comune. Al centro della protesta, il persistere del degrado nelle piazzole del viale, da anni occupate stabilmente da persone senza fissa dimora.

Il primo segnale di cambiamento era arrivato l’8 novembre, quando operatori di ABC, insieme alla Polizia Locale e al Pronto Intervento Sociale, avevano avviato un intervento di pulizia delle aree verdi. Quella mattina, tra resistenze e nuove scoperte — tra le quali, denunciano i residenti, sarebbe stata rinvenuta perfino un’ascia — alcune suppellettili erano state rimosse, lasciando sperare in un percorso di riqualificazione stabile.

Ma la speranza, lamentano i cittadini, “è durata pochissimo”. Le piazzole sono tornate immediatamente ad essere rioccupate, mentre i pesanti manufatti in cemento — considerati il vero zoccolo duro delle micro-baraccopoli — non sono mai stati rimossi, nonostante l’impegno preso dal sindaco.

A mancare, secondo i residenti, sono soprattutto quegli interventi promessi in modo pubblico dall’amministrazione: incremento della videosorveglianza, soluzioni per la notte, affidamento degli spazi verdi a società sportive. “Nulla di tutto ciò è entrato in funzione”, accusano.

La situazione, spiegano, è diventata “umiliante e insostenibile”:
chi vive e lavora nel viale racconta scene quotidiane di degrado, inclusi bisogni corporali all’aperto, bivacchi stanziali, cumuli di rifiuti e impossibilità di utilizzare il verde pubblico. Un colpo al cuore per un’area considerata per decenni una delle più eleganti del centro cittadino.

Neppure la manifestazione del 20 novembre, organizzata da gruppi esterni al comitato dei residenti e animata da slogan e fumogeni colorati, ha sortito effetti: “Svaniti slogan e fumo, resta tutto come prima”.

Per questo i cittadini rivolgono un nuovo appello al sindaco Celentano: garantire almeno una pulizia quotidiana e sistematica delle piazzole, a partire dalla rimozione dei blocchi di cemento che consentono la costruzione di giacigli di fortuna. “Chiediamo solo quanto ci è stato promesso. Vogliamo un quartiere vivibile, non uno scenario indecoroso nel cuore della città”.

Residenti e commercianti, uniti, denunciano di sentirsi “abbandonati” e chiedono che la situazione venga affrontata con serietà e continuità: non più interventi spot, ma un piano reale e mantenuto nel tempo.


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