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Il fatto

Polstrada senza personale, l'allarme dei sindacati: tre agenti per le pattuglie

La Sezione di Latina ai minimi termini, la denuncia di Siulp, Sap e Fsp. E l'associazione Familiari e Vittime della Strada scrive al Governo

Polstrada senza personale, l'allarme dei sindacati: tre agenti per le pattuglie
Dopo  avere denunciato singolarmente la grave carenza di organico della Polizia Stradale di Latina, le sigle sindacali Siulp, Sap e Fsp hanno deciso di unire le forze per lanciare un nuovo dirompente grido d’allarme. Dagli anni Novanta a oggi le unità in servizio alla Sezione del capoluogo si sono dimezzate, passando da 60 a 30, contando sei con qualifica tecnica e nove civili, quindi sprovviste di funzioni di polizia. Una condizione che limita fortemente l’attività di prevenzione e contrasto dei comportamenti di guida pericolosi e fenomeni come la distrazione alla guida, sebbene le statistiche rivelino come le strade pontine siano tra le peggiori d’Italia in termini di incidentalità. Quest’anno la provincia pontina è terza per numero di vittime, dopo avere chiuso il 2024 con 55 decessi e 2.600 feriti.
«Le pattuglie sono praticamente azzerate - si legge in una nota dei sindacati - Sono otto le unità impiegate  nello svolgimento dei servizi di pattugliamento stradale otto, ma di queste cinque sono destinate all’espletamento del servizio interno di Sala Operativa provinciale. Si aggiungono poi gli uffici gestionali di settore che garantiscono la gestione dei procedimenti amministrativi giudiziari grazie all’abnegazione dei pochi rimasti, mentre la squadra di polizia giudiziaria è costituita da due unità, relegate agli accertamenti delegati dalla Procura, talora impossibilitati addirittura a garantirli. È doveroso evidenziare che nel mese di settembre, dai vertici istituzionali giungevano garanzie di un adeguato incremento dell’organico, ma a fronte dell’arrivo di zero agenti, alcuni dei pochi rimasti sono stati addirittura aggregati presso altre sedi. Tornando alle pattuglie, talvolta la presenza sul territorio è garantita dai turni di straordinario a cui i singoli agenti aderiscono volontariamente, sotto certi aspetti,  un primo passo verso il volontariato di coscienza».

Insomma, la Polizia Stradale di qualche anno fa è un lontano ricordo. Vale a dire quando «un buon numero di pattuglie presidiavano le arterie statali, regionali e provinciali del territorio pontino, garantendo presenza, sicurezza ed efficienza, con risultati indiscutibilmente ottimi in termini di prevenzione, sicurezza e tempestività di intervento». Senza dimenticare la squadra di polizia giudiziaria che portava a termine indagini di rilievo nazionale. Insomma, le organizzazioni sindacali chiedono un cambio di passo nella gestione delle risorse umane, come l’impegno affinché vengano previsti rinforzi significativi per la Sezione di Latina che garantiscano un segnale positivo nel percorso concreto di ripianamento delle carenze organiche, a partire dalle prossime assegnazioni di agenti».
A dare manforte ai sindacati di Polizia per denunciare pubblicamente la carenza di personale della Polstrada è l’associazione italiana Familiari e Vittime della Strada, che ha rivolto un appello sia alle istituzioni locali che nazionali, scrivendo anche al presidente del Consiglio, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Capo della Polizia e al Governatore del Lazio. Giovanni Delle Cave, responsabile delle sedi di Latina e Frosinone, ha voluto così denunciare «una situazione di estrema gravità che compromette la sicurezza stradale nel territorio pontino e richiede un intervento immediato e risolutivo - si legge nella nota - La drammatica situazione statistica della provincia rappresenta un allarme che non può più essere ignorato.
Nell’ultimo rilevamento statistico nazionale, la provincia di Latina è diventata fanalino di coda per sicurezza reale e sicurezza percepita, ma balza drammaticamente al terzo posto nazionale per mortalità stradale. Questo paradosso statistico evidenzia in modo inequivocabile il nesso causale tra la carenza di presidio del territorio e l’incremento della mortalità sulle strade pontine. Le statistiche drammatiche sui sinistri stradali nel territorio pontino non possono essere imputate alla sola fatalità, ma derivano anche da precise responsabilità istituzionali nell’assicurare un adeguato presidio del territorio».
Tenendo conto che i proventi delle sanzioni per le violazioni del codice della strada devono essere finalizzate, per legge, al finanziamento delle attività connesse all’attuazione del Piano nazionale della sicurezza  stradale, l’associazione che rappresenta le famiglie delle vittime della strada chiede l’immediato potenziamento dell’organico della Sezione di polizia stradale di Latina, ma anche l’assegnazione di personale qualificato per ripristinare la piena operatività della squadra di polizia giudiziaria, la garanzia di pattugliamenti costanti ed efficaci, l’adozione di misure strutturali per evitare successivi trasferimenti degli agenti. In caso contrario, Delle Cave invoca l’utilizzo dell’Esercito per presidiare le strade.

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