Il caso
03.12.2025 - 07:30
Gli investigatori ora non hanno più dubbi, è doloso l’incendio che sabato notte ha distrutto la Mercedes Classe “B” di un ristoratore di 45 anni parcheggiata sotto casa in via Chiarello. A chiarire i dubbi dei soccorritori, che non avevano trovato riscontri oggettivi per sbilanciarsi, è stato un filmato ripreso da una telecamera di videosorveglianza installata da un privato nella stessa zona dove si è registrato quello che ora può essere definito un attentato incendiario. Si tratta quindi di un occhio elettronico piazzato all’esterno di un’abitazione che dista alcune centinaia di metri, che ha ripreso il passaggio dell’autore dell’incendio nel lasso di tempo compatibile con il rogo, sia all’arrivo che durante la fuga dopo l’innesco, ma ha immortalato anche i suoi movimenti attorno alla vettura della vittima e mostra il chiarore provocato dalle fiamme.
Il filmato trovato e acquisito dagli investigatori della Polizia rappresenta però solo un punto di partenza. I detective della Questura stanno lavorando infatti per arrivare all’identificazione del soggetto, ovvero riconoscere il modello della vettura e la fisionomia dell’uomo. A quanto pare, infatti, non sarebbe del tutto leggibile la targa della vettura di colore scuro che passa davanti alla telecamera, ma questo è un dettaglio sul quale stanno ancora lavorando i poliziotti.
Altro fronte investigativo riguarda il movente. I detective stanno lavorando per ricostruire il contesto nel quale è maturato questo episodio, ovvero capire se possa trattarsi di uno sgarro, cioè una semplice vendetta, oppure di uno strumento di ritorsione. Dal canto suo il ristoratore, titolare di un ristopub del centro e di recente ha lasciato la gestione di altri due locali del capoluogo, ha dichiarato ai poliziotti di non avere ricevuto minacce prima dell’incendio della sua auto, tantomeno di avere percepito l’astio di qualcuno. Per ora l’indagine non sembra fornire spunti utili a inquadrare l’attentato, ma gli investigatori della Questura stanno compiendo tutti gli accertamenti necessari a osservare la vicenda da diversi punti di vista, senza tralasciare alcuna ipotesi.
Le immagini registrate dalla telecamera che ha svelato la presenza dell’attentatore, consentiranno di verificare la presenza della stessa vettura in altri impianti di video sorveglianza del circondario, con l’obiettivo di individuare dettagli ancora più precisi e utili all’identificazione dell’autore del rogo.
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