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Provincia di Latina, raccolta differenziata: finanziati i progetti dei Comuni più virtuosi

Cinque interventi subito ammessi ai fondi regionali, altri in arrivo entro il 2026. Stefanelli: «Quando il sistema lavora insieme, i risultati arrivano».

Provincia di Latina, raccolta differenziata: finanziati i progetti dei Comuni più virtuosi

La Provincia di Latina continua a mettere a segno risultati sopra la media regionale nella gestione dei rifiuti, confermandosi tra i territori più virtuosi del Lazio. Con una recente determina del Settore Tutela del Territorio e Sviluppo Sostenibile, l’ente ha approvato la graduatoria degli interventi ammessi al finanziamento del bando B3 previsto dalla DGR 547/2014, dedicato al potenziamento della raccolta differenziata, alla prevenzione e al riuso dei rifiuti urbani. Un pacchetto da oltre 1,25 milioni di euro che consentirà sia di finanziare subito i progetti meglio classificati, sia di programmare altri interventi entro il 2025 e il 2026 grazie a risorse proprie.

Cinque progetti sono stati già ammessi al finanziamento immediato, per un totale di 1.240.974,43 euro: riguardano Servizi Pubblici Locali Sezze, Cisterna Ambiente e i Comuni di Minturno, Lenola e Monte San Biagio. Un sostegno particolarmente importante per le due municipalizzate di Sezze e Cisterna, reduci da una profonda riorganizzazione che ha permesso loro di risalire la classifica della raccolta differenziata dopo anni di difficoltà. Il miglioramento delle due città — molto popolose — incide infatti in modo significativo sulla performance complessiva della Provincia.

Altri tre interventi, relativi a Roccagorga, San Felice Circeo e Priverno, saranno finanziati entro il 2025 con risorse provinciali per 698mila euro. Gli ulteriori progetti della graduatoria saranno coperti nel 2026, come previsto dal bilancio pluriennale.

Il nuovo quadro di interventi si inserisce in un trend generale estremamente positivo. Il Report Rifiuti Lazio 2024 dell’ARPA conferma che la raccolta differenziata nella provincia pontina ha raggiunto il 64,3% (contro una media regionale del 56,2%), mentre la produzione pro capite è scesa a 479 kg per abitante, il calo più significativo tra le province laziali. Sono 23 i Comuni che superano l’obiettivo normativo del 65%. Risultati resi possibili anche da una rete impiantistica moderna — digestione anaerobica, compostaggio, TMB — tra le più avanzate della regione.

«La graduatoria approvata rappresenta un riconoscimento concreto per quei Comuni e quelle municipalizzate che hanno investito e innovato», sottolinea il presidente della Provincia, Gerardo Stefanelli. «Penso soprattutto a Sezze e Cisterna, dove le amministrazioni guidate dai sindaci Lucidi e Mantini hanno impresso una svolta decisa. Quando il sistema lavora in modo coordinato, i risultati arrivano».

Accanto agli investimenti materiali, Stefanelli richiama anche il valore del progetto educativo “4R – Riduci, Riutilizza, Ricicla, Recupera”, promosso dall’ente per diffondere una cultura della sostenibilità tramite incontri, materiali didattici, contenuti multimediali e visite negli impianti che hanno coinvolto circa 250 studenti. Il percorso include anche un gemellaggio con i Comuni senegalesi di Ziguinchor e Kafountine, nell’ambito del progetto “RigenerAzione”.

«Costruire una nuova cultura dell’impiantistica e della sostenibilità è fondamentale — aggiunge Stefanelli —. Solo attraverso conoscenza, collaborazione e investimenti possiamo trasformare il rifiuto in risorsa».

Tra le misure in arrivo figurano barriere per la raccolta della plastica nei fiumi, nuove fontanelle scolastiche e un bando rifiuti dedicato ai Comuni. La Provincia conferma così la propria strategia: un modello integrato, capace di unire programmazione, partecipazione e visione ambientale, consolidando un ruolo di riferimento regionale in materia di sostenibilità.

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