L'intervento
09.12.2025 - 17:30
Nel territorio di Sezze la sicurezza resta un tema centrale nel dibattito pubblico. Gli episodi di cronaca che hanno interessato il territorio negli ultimi mesi, in particolare tra il centro urbano e l’area della stazione ferroviaria, hanno riacceso l’attenzione su un problema che i cittadini percepiscono come irrisolto e strutturale.Negli ultimi anni l’amministrazione comunale ha annunciato e avviato lavori di riqualificazione al Parco della Rimembranza: i cantieri hanno riguardato l’area giochi, la fontana e altri interventi di decoro, e sono stati previsti e realizzati impianti di videosorveglianza e una rete Wi-Fi pubblica nel parco. Tuttavia, queste azioni, per quanto utili e apprezzabili, restano circoscritte a quell’area: non risulta infatti pubblicato un piano comunale organico di sicurezza che disciplini in modo sistemico l’estensione della videosorveglianza, il potenziamento dell’illuminazione e il coordinamento dei controlli su tutto il territorio comunale.
Parallelamente, la cronaca recente restituisce un quadro che continua a destare preoccupazione: aggressioni, rapine e atti di violenza che non si limitano a episodi isolati ma che, nel loro insieme, alimentano un diffuso senso di insicurezza tra i cittadini, soprattutto nelle ore serali e notturne e nelle zone di maggiore passaggio.“È evidente – dichiara Leonida Guerrieri, commissario di Noi Moderati Sezze – che la sicurezza oggi non può essere affrontata per singoli interventi o soltanto dopo i fatti di cronaca. Gli annunci legati alla videosorveglianza al Parco della Rimembranza rappresentano un segnale positivo, ma non possono essere considerati esaustivi. Serve una programmazione più ampia, che tenga insieme controllo del territorio, illuminazione, decoro urbano, prevenzione e politiche sociali. L’aggressione e la rapina, avvenuta la settimana scorsa alla stazione ferroviaria di Sezze dove un giovane è stato accerchiato da un gruppo e derubato della catenina d’oro, riportando una profonda ferita al collo e alla spalla – spiega Guerrieri - dimostra che la situazione è tutt’altro che risolta. Si tratta, dell’ennesimo campanello d’allarme – spiega ancora il Commissario di Noi Moderati Sezze – che non si può più ignorare. La nostra città non può più accontentarsi di interventi spot; c’è bisogno, al contrario, di una strategia stabile e condivisa per restituire ai cittadini il diritto a vivere in sicurezza”.Secondo Noi Moderati l’assenza di un piano strutturato di sicurezza urbana rischia di lasciare scoperte intere aree del territorio, alimentando una percezione di fragilità che incide direttamente sulla qualità della vita, sulla fruizione degli spazi pubblici e sulla fiducia dei cittadini.“La sicurezza – prosegue Guerrieri – non è solo repressione, ma soprattutto prevenzione. Significa creare le condizioni perché i reati non avvengano, restituendo alle persone la possibilità di vivere serenamente le strade, le piazze, i parcheggi, la stazione. E’ quantomai necessario avviare una riflessione più ampia sulla sicurezza urbana, che non si esaurisca nei singoli interventi ma che tenga insieme l’estensione e l’integrazione della rete di videosorveglianza su tutto il territorio comunale, il potenziamento dell’illuminazione nelle aree più esposte, un coordinamento stabile e continuo con le forze dell’ordine e, parallelamente, interventi di recupero urbano e sociale nelle zone maggiormente segnate dal degrado. Solo attraverso una strategia condivisa e una programmazione seria – conclude Leonida Guerrieri - si potranno dare risposte concrete al bisogno di sicurezza dei cittadini di Sezze. La sicurezza, per Noi Moderati, è una priorità civica prima ancora che politica”.
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