Cronaca
10.12.2025 - 18:15
Antonello Lovato
Ammesse tutte le parti civili nel processo Satnam bis ripreso oggi pomeriggio in Tribunale a Latina davanti al giudice Clara Trapuzzano Molinaro che vede imputati gli imprenditori Renzo e Antonello Lovato, rispettivamente padre e figlio, accusati di caporalato. Chiesta la sostituzione della misura cautelare del carcere con quella degli arresti domiciliari per questo processo per Antonello Lovato (in carcere per la morte del bracciante agricolo Satnam Singh).
Le difese hanno chiesto la sostituzione della misura restrittiva anche per il padre Renzo agli arresti domiciliari con la sostituzione degli obblighi di firma. "Questo è l'unico caso in Italia di carcerazione per caporalato" ha detto l'avvocato Mario Antinucci che difende insieme agli avvocati Stefano Perotti e Valerio Righi gli imputati ."Non c'è nessuna motivazione per tenere Renzo Lovato agli arresti domiciliari. Non ha mai negato le responsabilità quelle giuste - ha detto l' avvocato Antinucci - hanno dato tutto quello che avevano i miei assistiti". Ha espresso parere negativo il pm Marina Marra. "Sussiste l'inquinamento probatorio e il pericolo di reiterazione del reato" ha ribadito la pubblica accusa. In aula sono presenti i due imputati. Sono sette le parti offese: Soni, la compagna del bracciante agricolo morto il 19 giugno del 2024, lo stesso Satnam Singh ed altri connazionali. Il pubblico ministero contesta due aggravanti: oltre al numero degli impiegati superiori a tre, i lavoratori - secondo l'accusa- sarebbero stati sfruttati ed esposti a situazioni di grave pericolo, in particolare per le condizioni di lavoro. Il processo riprende il 7 gennaio.
La nota del Comune di Cisterna di Latina
Il Comune di Cisterna è stato ammesso come parte civile nel processo per caporalato a carico degli imprenditori Antonello e Renzo Lovato, processo che vede tra le parti offese alcuni braccianti tra i quali Satnam Singh, deceduto tragicamente lo scorso anno. La decisione è stata comunicata dal giudice monocratico del Tribunale di Latina Clara Trapuzzano Molinaro questo pomeriggio nel corso della seconda udienza del processo.
«Pochi giorni fa a Cisterna – commenta il sindaco Valentino Mantini che era presente in aula – abbiamo inaugurato “L’Albero della Sicurezza” per dire basta alle vittime sul lavoro. Oggi è stata accolta la nostra richiesta di costituzione di parte civile in questo procedimento, richiesta presentata alla luce della gravità del comportamento messo in atto nei confronti di numerosi braccianti, a conferma che questa amministrazione è impegnata nella difesa dei lavoratori contro ogni forma di sfruttamento. E’ necessario diffondere e attuare la cultura della prevenzione e del controllo – conclude il primo cittadino - senza dimenticare le aziende sane del nostro territorio».
Caporalato, ammessa la costituzione di parte civile del Comune di Latina. Le dichiarazioni del Sindaco
"È stata accolta la richiesta di costituzione di parte civile del Comune di Latina nel processo per caporalato che vede imputati Antonello e Renzo Lovato, entrambi di Latina. Nell’udienza dello scorso 19 novembre il giudice si era riservato sulla costituzione del Comune e di altre parti per valutare le eccezioni sollevate dalle difese dagli imputati, ma nella giornata di oggi ha ammesso la costituzione di parte civile da noi presentata ravvisando l’interesse e richiamando gli articoli dello statuto comunale citati dall’avvocato comunale Cinzia Mentullo, che ringrazio, soprattutto nella parte in cui viene specificato che il territorio di Latina è per natura accogliente e fondato sul lavoro. Il Comune di Latina, inoltre, è già parte civile anche nel procedimento relativo alla morte di Satnam Singh, a conferma dell’impegno costante dell’amministrazione nel contrasto allo sfruttamento e nella tutela della dignità dei lavoratori. Lo sfruttamento dei lavoratori in condizioni di estremo bisogno, come lo era Satnam Singh che è morto in conseguenza di questo sfruttamento, è stata una vergogna per il territorio e una macchia che ha rischiato di danneggiare anche l'immagine dell'imprenditoria sana. Latina non deve essere identificata come città del caporalato. Latina è una città giovane nata dalla bonifica, con il sacrificio dei lavoratori. Accogliamo con grande senso di responsabilità la decisione del giudice di ammettere il Comune di Latina come parte civile: è un riconoscimento del ruolo che le istituzioni devono avere nella tutela dei diritti dei lavoratori e un passo necessario per affermare, anche nelle aule di giustizia, che la nostra città rifiuta ogni forma di sfruttamento”. Così in una nota il sindaco di Latina Matilde Celentano.
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