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Il fatto

Crac Rizzardi, reati prescritti per tutti: dall'imprenditore al collegio dei sindaci

Ultimo atto del processo per la bancarotta dell'azienda. La sentenza del Trib

Tribunali sotto organico, a Latina mancano 43 dipendenti su 155 posizioni

Si è concluso al Collegio Penale del Tribunale di Latina il processo che vedeva imputati l’imprenditore Gianfranco Rizzardi, i commercialisti Alberto Palliccia e Sergio Gasbarra e Renzo Vecchi, questi ultimi tre secondo l’accusa quali componenti del Collegio sindacale concorrevano ad omettere di esercitare il dovuto controllo non facendo rilevare le violazioni per gli esercizi chiusi al 31 dicembre del 2008 e 31 dicembre del 2009 dell’azienda che poi era stata dichiarata fallita.

Le indagini della Procura erano state condotte dal Procuratore Luigia Spinelli. Per tutti il Tribunale ha emesso la sentenza di non doversi procedere per intervenuta prescrizione per tutti i capi di imputazione, tranne che per un capo di imputazione che riguardava l’imprenditore Rizzardi perchè - come riportato nelle carte dell’inchiesta - ometteva il pagamento dell’imposta sul valore aggiunto di un milione e 780mila euro dovuta sulla base della dichiarazione annuale relativa all’anno di imposta del 2008. Per questo capo di imputazione l’azione non doveva essere promossa, era intervenuta infatti una sentenza di assoluzione per Rizzardi.


Il collegio difensivo degli imputati è composto dagli avvocati Renato Archidiacono, Riccardo Castelli, Francesca Roccato, Angelo Fiore. Nel procedimento la parte offesa era la curatela fallimentare Cantieri Navali Rizzardi. Il reato contestato era quello di bancarotta in concorso nel fallimento dei cantieri Rizzardi. Dopo la dichiarazione di fallimento era stato aperto un fascicolo per capire quali fossero le responsabilità penali per il buco che si era venuto a creare, un’esposizione imponente da cento milioni di euro, su cui però le difese - in sede di chiusura indagini - hanno presentato una serie di memorie per giustificare ciò che appariva effettivamente come una espoliazione dell’impresa. L’indagine era scattata nel 2015. Dieci anni dopo il processo si è chiuso.

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