Si cerca l'uomo che era insieme ad Aurora,è l'ultimo ad averla vista in vita, al vaglio i filmati. Puntano su questo le indagini dei Carabinieri di Milano nell'inchiesta sul giallo della studentessa di Monte San Biagio trovata morta a Milano. Queste le tappe del caso.
Aurora Livoli, 19 anni, scompare da casa il 4 novembre scorso. Di lei si perdono le tracce, l'ultimo contatto con i familiari risale allo 26 novembre quando al telefono dice. "Sto bene, tranquilli" ma non fornisce alcuna indicazione su dove sia e aggiunge che non vuole tornare a casa. I genitori a quel punto non sentono più la figlia, cala un silenzio che sembra quasi un muro, il 10 dicembre il padre Ferdinando presenta una denuncia ai carabinieri di Monte San Biagio per la scomparsa della figlia. Anche a Natale nessuna traccia della ragazza che non risponde a nessuno.
Ieri pomeriggio la scoperta: il corpo della studentessa che era senza identità è di Aurora Livoli, 19 anni compiuti il 29 agosto, nata a Roma, era stata adottata quando aveva sei anni. I genitori sono due professionisti conosciuti e apprezzati, il padre è odontotecnico, la madre è architetto. La ragazza dopo che l'anno scorso si era diplomata, si era iscritta alla Facoltà di Chimica. "Sembrava contenta di questa scelta e si era appassionata", racconta un familiare. A quanto pare la 19enne stava vivendo un momento di disagio, si era allontanata da casa altre volte ma poi era ritornata e non è escluso che sarebbe andata a Milano dove i familiari nutrivano il sospetto che frequentasse persone poco raccomandabili. "Non riusciamo a capire, era una ragazza solare e sensibile", aggiunge un parente ancora sotto choc.
Grazie alla diffusione del frame estrapolato dalle telecamere di video sorveglianza che la riprendono nella vicina via Padova a Milano mentre cammina, è stato possibile identificare la ragazza. Appena dietro un uomo, ripreso anche un’ora dopo mentre ripercorre al contrario la stessa strada, ma questa volta da solo.
La ragazza frequentava la stessa scuola di Paolo Medico, il 14enne che si è tolto la vita nel settembre scorso perché, secondo la denuncia dei genitori, non ne poteva più di subire atti di bullismo. Come confermato dalla preside dell'istituto, l'Itis Pacinotti, la ragazza si era diplomata lo scorso anno nella sede di Fondi, mentre Paolo frequentava quella distaccata di Santi Cosma e Damiano.
L'inchiesta sulla morte di Aurora della Procura di Milano è per omicidio volontario contro ignoti. La ragazza aveva una tumefazione sotto l'occhio e alcuni graffi sul collo.